Sono la generazione di Netflix, dei meme e passano un'incredibile quantità di tempo a guardare-condividere-creare contenuti social. Sembra facile sostenere che i giovani non leggono più i classici libri, che qualsiasi cosa sia più lunga di un tweet per loro sia off limits. Sicuramente da qualche parte c'è qualcuno che si lamenta di come le nuove generazioni siano sempre attaccate al cellulare pensando di avere ottime argomentazioni dalla sua. Eppure la Gen Z, ancora una volta, ci ricorda che, beh, una cosa non esclude l'altra. Puoi passare molto tempo su TikTok e comunque divorare un libro dopo l'altro. Basta cercare l'hashtag #BookTok per averne la prova.

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#Booktokitalia ha 573 milioni di visualizzazioni, #Booktok ne ha addirittura 52 miliardi. Si tratta di un vero e proprio mondo di booklover under 30 che condividono le loro ultime letture, danno consigli, si fotografano mentre leggono, parlano dei personaggi dei loro romanzi preferiti e scherzano sulle lacrime versate leggendo Una vita come tante di Hanya Yanagihara. «Tutti su TikTok hanno la mia età, quindi nove volte su dieci so che mi godrò i libri di cui tutti parlano», racconta una ragazza di 23 anni a Dazed, «mi fido dipiù rispetto a un elenco di bestseller, che penso sia più influenzato dai lettori più adulti». Su BookTok, quindi, si può contare per opinioni sincere e nuovi stimoli alla lettura a misura di Gen Z.

Così nascono dei veri e propri trend, oltre a delle community che commentano libri e piangono insieme (sembra che piangere sia un elemento fondamentale). «Ho anche letto La canzone di Achille di Madeline Miller», racconta la ragazza «anche se non avrei mai scelto di leggere una rivisitazione della mitologia greca. Alla fine mi sono davvero divertita». Il libro di Miller deve il suo successo proprio ai Tiktoker: negli Stati Uniti ha iniziato a spopolare nel 2020, dopo che un’utente TikTok ha pubblicato un video virale con una lista di «libri che vi faranno piangere» (ecco, appunto). Le librerie Barnes & Nobles di New York hanno iniziato di colpo a vendere circa 10.000 copie alla settimana di un libro uscito dieci anni prima senza tanto scalpore. È l'effetto BookTok.

«La canzone di Achille l’ho letto perché ho visto che lo stavano leggendo tutti», racconta al Post la Booktoker italiana Martina Levato (24 anni), «vedevo tanta gente piangere e ho detto: devo leggerlo anche io». Libri che fanno piangere, ma anche libri che fanno ridere, libri romantici, libri in base al proprio segno zodiacale, libri brevi, libri con un'estetica gothic. Ce n'è per tutti i gusti, a una condizione: su BookTok si parla di emozioni forti, si condividono esperienze di lettura. Non interessano paroloni e recensioni intellettuali, meglio una canzone scelta ad hoc per accompagnare una sequenza di reazioni alla vicenda di un romanzo: capisci subito se è quello che stai cercando.

Forse la Gen Z si è inventata un nuovo modo di leggere (o anche solo di condividere la lettura) e forse qualcuno potrà storcere il naso, ma intanto le case editrici stanno già cercando di capire come assecondare gli interessi dei BookToker. «Gli editori, ovviamente, interagiscono con i BookToker e creano i propri contenuti TikTok, ma questo boom è davvero arrivato da una comunità in crescita di amanti dei libri sulla piattaforma», spiega a Dazed l'amministratore delegato dell'associazione degli editori britannica Publishers Association. «Tik Tok ha consentito a una nuova generazione di lettori di interagire tra loro in un modo più potente e autentico». E sicuramente più moderno, aggiungiamo noi.