Le donne ucraine che arrivano in Polonia e hanno bisogno di abortire stanno facendo molta fatica per via della legge super restrittiva del Paese. Questo è un problema: è un problema per le donne polacche da quando la legge è stata approvata ed è un problema ora anche per le rifugiate ucraine che in diversi casi hanno subito violenze sessuali ma, una volta arrivate in Polonia, non possono accedere legalmente a un'interruzione di gravidanza.

la polonia impedisce di abortire anche alle donne arrivate dall'ucrainapinterest
OMAR MARQUES//Getty Images
Un manifesto contro l’aborto in Polonia

La Polonia è uno dei paesi in cui, dall'invasione dell'Ucraina da parte dell'esercito russo, si sono rifugiati più profughi. Molte donne arrivano lì dopo aver subito delle violenze come hanno denunciato diverse associazioni per i diritti umani. Lo stupro, infatti, è utilizzato nei conflitti come vera e propria arma da guerra per intimidire e sottomettere la popolazione. Le donne ucraine che arrivano in Polonia, però, si trovano uno degli stati europei dove abortire è più difficile. Si è parlato molto, infatti, della legge approvata all’inizio del 2021 che vieta alle donne di abortire salvo specifici e rari casi. Lo stupro rientra tra le eccezioni, ma c'è un altro problema: è necessario un un magistrato per testimoniare che la violenza sia avvenuta. Nei fatti, quindi, interrompere la gravidanza risulta davvero difficile.

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Omar Marques//Getty Images
Una manifestazione contro l’invasione dell’Ucraina in Polonia

Come racconta Il Post, Oleksandra Matviichuk, presidente dell’associazione ucraina per i diritti umani Center for Civil Liberties, ha denunciato il problema su Twitter e ora sta collaborando con diverse associazioni polacche per fornire assistenza e informazioni alle donne fuggite dalla guerra che vogliono abortire. Il rischio, infatti, è che questa donne, arrivate nel Paese in condizioni già estremamente difficili, non sappiano come muoversi per ottenere un'interruzione di gravidanza e vengano intimidite e scoraggiate dalle associazioni antiabortiste che in Polonia sono molto diffuse e attive. Abortion Without Borders, ad esempio, un'associazione che si occupa di dare assistenza alle donne che vogliono abortire in Paesi dove non è consentito, ha fatto sapere che dal primo marzo ha ricevuto 200 richieste di aiuto da parte di donne ucraine e che la maggior parte di loro è riuscita ad abortire farmacologicamente procurandosi illegalmente la pillola. Non possiamo dimenticare che la guerra porta con sé anche drammi di questo topo, di cui si parla troppo poco. Le donne ucraine oggi ne sono la prova: per molte di loro fuggire in Polonia è un problema proprio perché sanno che lì non potranno decidere di abortire. Così supportare le associazioni che le tutelano - come Abortion Without Borders ma anche Abortion Dream Team o Women On Web - diventa sempre più importante.