Sul feed di Bella Hadid, di fianco all'ultimo shooting c'è un suo selfie allo specchio, mezzo sgranato e di bassa risoluzione. Sul profilo di Emma Chamberlain ci sono moltissime foto di lei mentre fa le smorfie, con la bocca aperta mentre sta parlando rigorosamente struccata. Chiara Ferragni circa ogni settimana nel suo carosello "Best of These Days" pubblica pezzetti di vita reale (almeno in apparenza): lei che gioca con i bambini, lei che si fa una maschera per il viso, una cena, uno scatto rubato (anche questo a bassa risoluzione, neanche a farlo apposta). Che cosa sta succedendo? Ormai ci abbiamo fatto l'abitudine, ma, se ci pensiamo bene, fino a qualche anno fa tutte queste foto "casual" erano segregate nelle stories (al massimo) o comunque costituivano un'eccezione - uno "sgarro" - rispetto al resto dei post iper curati. Foto in posa, modificate, perfezionate e in armonia le une con le altre hanno lasciato posto al cosiddetto "casual Instagram". Ma c'è davvero una differenza?

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Come spiega Stylist, tutto è iniziato con il trend #PhotoDumping che invitava gli utenti a condividere le foto scattate durante la giornata senza pensarci troppo, senza selezionare quelle che contano, ma includendo anche i dettagli più insignificanti, come il selfie che ci facciamo in coda alle Poste o il cane che fotografiamo in metro. Anche la pandemia ha spinto in questo senso dato che in lockdown nessuno - nemmeno le influencer più famose - poteva permettersi di fare servizi fotografici o andare in vacanza in un posto Instagrammabile. Poi è arrivato TikTok e ha accelerato ulteriormente i ritmi dei contenuti social: la Gen Z non ha certo tempo per ritoccare le immagini su Photoshop. Ora forse c'è più spazio per la creatività, viene "premiato" chi ha occhio e sa come ottimizzare tra rapidità e giusta inquadratura, eppure le dinamiche di Instagram non sono certo cambiate.

Forse siamo solo passati a un livello di performance successivo: la foto di Chiara Ferragni in bagno con l'asciugamano in testa non sarà mai uguale a quella che ci scattiamo noi. Il punto, allora, finisce spesso per essere che tipo di bagno e che tipo di asciugamano stiamo fotografando. L'utente di TikTok @cozyakili, che è diventato virale dopo aver analizzato questa nuova tendenza Instagram, sostiene che ci sia la stessa differenza tra un telefilm e un reality show. «I reality non sono la realtà», commenta, «Cercano di convincere lo spettatore che ciò che sta guardando è la vita reale, ma non lo è». Ora il trend da seguire è quello di non mostrare una perfezione palese e urlata, ma comunque una perfezione, che emerge dai dettagli più semplici in modo apparentemente naturale. La posta in gioco, quindi, è se possibile ancora più alta. Gli scatti in questione sembrano pubblicati senza pensarci un secondo, ma sono, in realtà, frutto di una scelta: «Sono comunque selezionati strategicamente e messi insieme per trasmettere un messaggio specifico». Può essere che abbiamo persino finito per interiorizzare certe pose e certe inquadrature più o meno instagrammabili e che, ormai, la selezione ci venga quasi "naturale": scattiamo dettagli quotidiani sapendo, sotto sotto, quali finiranno sul nostro feed. Secondo @cozyakili si tratta solo di un nuovo tipo di finzione a cui, accedendo a Instagram, scegliamo di credere. Il problema è quando, all'ennesimo selfie perfettamente sgranato, finiamo per dimenticarcelo.