Rullo di tamburi, il numero dei Paesi dove le coppe omosessuali possono adottare si amplia perché il Tribunale amministrativo di Zagabria ha emesso una decisione che sotto molti punti di vista può essere considerata epocale: d'ora in avanti le adozioni gay in Croazia saranno finalmente consentite. Il Parlamento croato ha legalizzato le unioni delle coppie dello stesso sesso nel 2014, ma finora, nonostante nel Paese ci sia circa un migliaio di minori senza famiglia, solo le coppie eterosessuali potevano adottare mentre a quelle omosessuali questo diritto era negato. Così, nel 2017, Ivo Šegota e il compagno Mladen Ković, dopo aver visto la loro richiesta di adozione respinta per "mancanza di requisiti legali", hanno deciso di denunciare l’accaduto in tribunale. Ora la risposta della Corte è arrivata: Šegota Ković assieme a tutte le coppie omogenitoriali che lo vorranno potranno richiedere la valutazione della loro idoneità all’adozione al pari delle coppie eterosessuali unite in matrimonio.

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"Questa decisione implica che le coppie gay e lesbiche possono sottoporsi senza timori al processo di valutazione della loro idoneità all’adozione”, ha affermato Daniel Martinović, presidente dell’Associazione LGBT+ Dugine boje (che significa "I colori dell’arcobaleno"). La sentenza tuttavia, non è ancora passata in giudicato, ma l’associazione si auspica che non ci sia ricorso in appello. Quello che emerge chiaramente, in ogni caso, è la volontà dei giudici di ampliare il diritto all'adozione a tutte le coppie unite anche tramite unione civile e questa è già di per sé una grande notizia. Del resto, come spiega Reuters, una legge croata del 2019 aveva già ampliato la possibilità di adottare anche alle persone single e alle coppie non sposate e c'era poi stata un'ulteriore apertura l’anno scorso quanmdo i tribunali croati avevano aperto all’affido alle coppie dello stesso sesso.

in croazia le adozioni gay sono state approvatepinterest
Westend61//Getty Images

In questo modo la Croazia, va ad unirsi ai Paesi europei come Andorra, Austria , Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito che hanno aperto le adozioni alle coppie omosessuali. In Italia invece, siamo ancora lontani anche se quest'anno la Cassazione ha consentito la trascrizione, all'anagrafe italiana, dell'adozione di un bambino, avvenuta a New York, da parte di due uomini, uno cittadino italiano, l'altro americano, mentre la Corte Costituzionale a fine gennaio ha sollecita il Parlamento a provvedere a riconoscere quanto prima i diritti dei figli delle coppie gay. Se pensiamo che in un altro Paese europeo come l'Ungheria, il premier Orban si è premunito di vietare per legge le adozioni omosessuali, la posizione presa dai giudici croati non può che essere un buon motivo per festeggiare e continuare a sperare in un futuro davvero più inclusivo.