Gli studenti dell'Università di Yale, nel Connecticut, sono davvero soddisfatti: non solo perché frequentano uno degli atenei più famosi del mondo, ma soprattutto perché stanno imparando, tra i banchi, a essere felici. Il primo corso al mondo che fa da training per la felicità si chiama Psychology and the good life e ha fatto il boom di iscritti: 1.200, un record per Yale, che con questo ciclo di lezioni ha risposto alle esigenze degli studenti, sempre più depressi, insoddisfatti e stressati. Il contenuto delle lezioni ha solo un tema: la ricerca, costante e produttiva, del proprio benessere, tra storia, arte, cultura, sociologia e antropologia.

Ovviamente, anche la scienza dà una mano: i ricercatori di tutto il mondo continuano a incrociare fattori biologici e sociali per trovare la ricetta segreta che garantisca a tutti serenità e gioia.

Ecco un piccolo viaggio nella felicità in 5 studi scientifici: pronta a mettere insieme tutti gli ingredienti per dare vita al tuo personale incantesimo?

Le relazioni che instauri con gli altri sono il carburante del tuo benessere

Ad Harvard la felicità l'hanno studiata per 75 anni. E nonostante la scienza che avanza e la tecnologia che a volte ci aliena e ci isola, la ricetta per vivere bene è solo una: la felicità è frutto delle relazioni che instauri con gli altri nel corso della tua vita.

L'esperimento, cominciato nel 1938 e presentato ufficialmente nel 2015 dal sociologo Robert Waldinger, ha analizzato con costanza il comportamento di 724 ragazzi, studenti in due differenti scuole, evolvendosi poi negli anni (e sotto l'osservazione di diversi scienziati) nello studio dei comportamenti di mogli e figli dei partecipanti originari. Il risultato? I soggetti più felici - indipendentemente dall'estrazione sociale o dalla carriera professionale - si sono rivelate quelle con all'attivo un numero più alto di relazioni costruttive.

Amicizie sane, rapporti equilibrati e di scambio reciproco sono le fondamenta del tuo benessere!

Felicità e lavoro: un binomio che condiziona la tua vita

In media trascorri 8 ore al giorno sul lavoro ed è indiscutibile che l'ambiente e le relazioni in ufficio influenzino non poco il tuo benessere psicofisico quando torni a casa. Diverse ricerche hanno studiato la correlazione tra la sfera privata e quella lavorativa dal punto di vista della felicità: la più recente è di Gallup World Poll, che da anni porta avanti diversi studi sul benessere e che ha evidenziato le professioni che, in assoluto, rendono più felici le persone. I più infelici sono gli operai, mentre i manager e gli impiegati, seppur in proporzione non elevata, sembrano essere più soddisfatti. I più contenti in assoluto? Sono i liberi professionisti: in tutti i Paesi protagonisti del sondaggio i freelance risultano i più soddisfatti della propria vita.

Sei estroversa? Hai più probabilità di essere felice

Secondo uno studio del'Università di Washington più sei ben disposta verso gli altri e ti mostri aperta nei confronti del prossimo, maggiori sono le possibilità di attirare verso di te la vera felicità. Ai partecipanti dell'esperimento è stato chiesto di mostrarsi aperti e ben disposti verso l'interlocutore per 10 minuti: anche i soggetti meno estroversi per natura e carattere hanno riportato sentimenti positivi di gioia e felicità dopo questi pochi minuti di leggerezza.

La fonte della tua felicità è il bene che fai agli altri

L'altruismo è la chiave per stare bene. Una sensazione impagabile secondo gli studiosi dell'Università di Zurigo che, nel 2017, hanno pubblicato su Nature i risultati di una ricerca che collega la generosità alla felicità. Il cervello è la cartina al tornasole di questo benessere: le aree deputate all'elaborazione dei comportamenti sociali, alla felicità e ai processi decisionali rispondono in modo nettamente più positivo se le azioni che compiamo fanno del bene agli altri!

I paesi più felici del 2017? Sono Norvegia, Danimarca e Svizzera.

Ogni anno viene stilata una classifica sui paesi più felici del mondo che si chiama World Happyness Report: nel 2017 Norvegia, Danimarca e Svizzera hanno conquistato la top 3 di questo ranking che incrocia fattori politici, economici e sociali. I meno felici? Sono gli USA: i ricercatori che elaborano il report associano questa infelicità alla tendenza della società americana a essere molto materialista, avvalorando un'altra ricerca scientifica del neuroscienziato Jo-Ann Tsang della Baylor University in Texas.

La ricerca conferma che non sono le cose a darci benessere ma ci posiziona sopra una sorta di tapis roulant del consumo: comprando cose a te sembra di andare avanti, in realtà sposti solo i tuoi punti di riferimento. Secondo lo studio puoi aumentare a dismisura la velocità della tua corsa sul tapis roulant (quindi comprare sempre più cose) ma non avanzare comunque di un millimetro nella vita quotidiana.

Relazioni vere, altruismo, un carattere aperto: eccola qui, la gustosa ricetta della felicità!

Alla ricerca della felicità, qui hai altri modi per cercarla