Sono una logopedista di 48 anni e ho "incontrato" il nodulo al seno nel 2010. L'ho scoperto da sola, in modo banale, facendo la doccia. Inizialmente ho preferito ignorarlo, proprio per la paura della diagnosi. Poi ho deciso di guardare in faccia la realtà ed è iniziata la scalata della mia montagna.

Mio marito e mia figlia sono stati fondamentali. È grazie alla presenza di mia figlia che ho deciso di iniziare il percorso delle cure e mio marito mi è stato sempre vicino pronto ad incoraggiarmi e sostenermi. È importante, oltre al sostegno, che le persone che ci stanno accanto sappiano accogliere anche i momenti di sconforto, le lacrime, le paure.

Ho subito un intervento, chemioterapia, radioterapia e terapia ormonale ancora in atto. Il mio corpo è cambiato, mi sento molto più diversa da ciò che gli altri possano percepire. L’incontro col cancro cambia totalmente il modo di essere e di pensare, modifica profondamente il concetto di tempo, le relazioni e la fisicità.

Di cancro si parla. Si parla della parte medica, delle ricerche, dei fondi. Tutto sacrosanto e bisogna tassativamente continuare. Il mio libro è un urlo per riportare l'attenzione anche sul lato umano della malattia su ciò che non ci permettiamo o non ci è permesso di esprimere, sui sensi di colpa che ci accompagnano e sul bisogno di sentire che altre hanno vissuto le stesse esperienze, gli stessi pensieri.

Il libro è diretto a chi ha vissuto questa esperienza, ai mariti e familiari ma anche a chi, me lo auguro con tutto il cuore, non si imbatta mai in quest'avventura, perché conoscere il cancro, parlarne, accogliere chi sta male, è il primo passo per sconfiggerlo.

Ogni capitolo è preceduto da una riflessione legata alle mie esperienze in montagna: sono un'appassionata dei Monti Sibillini, perchè l'ascesa, il raggiungimento della vetta, la discesa e la compagnia con cui si affronta il cammino in montagna racchiudono simbolicamente il percorso della vita ed anche della malattia.

Il messaggio più forte che mi sento di dare? Allena la speranza. Trova ogni giorno una buona ragione per continuare a lottare. Non è difficile, basta guardarsi intorno ed incontrare lo sguardo di chi ti vuole bene.