Mettiamoci una pietra sopra, per favore, e dimentichiamo questo falso mito PER SEMPRE: usare gli assorbenti interni non è pericoloso se fatto con coscienza e seguendo le norme igieniche più comuni. Tuttavia bisogna riconoscere che le donne in età mestruale sono la categoria più vulnerabile per quanto riguarda la TTS, la sindrome da shock tossico, in quanto utilizzano proprio i prodotti interni per l'igiene femminile ed è bene approfondire il tema per scongiurare ansie e paure a riguardo. Da cosa è causata la TTS? Come si cura e cosa succede al nostro corpo? Ne abbiamo parlato con la dottoressa Eleonora Iachini del Centro Santagostino di Milano.

Cos’è la sindrome da shock tossico – TTS -?

"La sindrome da shock tossico o TSS è un quadro clinico che si verifica nelle donne durante il periodo mestruale ed è provocata da una tossina di origine batterica, toxic shock syndrome toxin o TSST, che provoca una grave reazione infiammatoria che colpisce tutti gli organi. È una sindrome abbastanza rara, ma le donne in età mestruale sono purtroppo la categoria più vulnerabile, a causa dell'uso di prodotti per l'igiene femminile, che possono favorire la colonizzazione batterica vaginale e l'insorgenza della TTS. L'infezione è causata da Staphylococcus aureus e Streptococcus pyogenes che frequentemente danno luogo a colonizzazioni vaginali, soprattutto se si predilige l’uso di assorbenti interni durante il ciclo o l’utilizzo di diaframma o coppette mestruali".

Quali sono i fattori che portano un soggetto ad essere più a rischio di sviluppare la TTS?

I fattori di rischio sono:

  • Uso prolungato dello stesso tampone
  • Tamponi interni superassorbenti
  • Uso prolungato di antibiotici
  • Preesistenza di lesioni
  • Non corretta disinfezione di diaframma/coppette
  • Infezioni ginecologiche e/o sepsi puerperale (grave infezione dell'utero, che occorre dopo il parto o un aborto).


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    emapoket//Getty Images

Quali sono le cause?

"Le cause risiedono in fattori meccanici o chimici correlati all'uso dei tamponi che aumentano la produzione di esotossine o facilitano la loro entrata nel flusso sanguigno attraverso una lesione della mucosa o attraverso l'utero. La tossina entrando in circolo provoca una reazione infiammatoria massiva rapida coinvolgendo più organi".

Quali sono i sintomi?

La sindrome si manifesta principalmente con un'improvvisa febbre alta (oltre 39°C) accompagnata da altri sintomi come:

  • Vomito
  • Diarrea
  • Eruzioni cutanee
  • Pressione bassa
  • Vertigini
  • Senso di svenimento
  • Dolori muscolari
  • Gonfiore

Da qui il coinvolgimento di organi vitali può essere molto rapido per cui bisogna riconoscerla rapidamente e trattarla in quanto ha un tasso di mortalità del 3%.

Qual è il trattamento della TTS?

"Questa fase ha due obiettivi: combattere l'infezione e sostenere le funzioni degli organi che sono stati colpiti, per invertire il processo di deterioramento. Il trattamento richiede una rapida ospedalizzazione in terapia intensiva per consentire la somministrazione di antibiotici per via endovenosa in modo che possano entrare in circolazione velocemente. In casi gravi, possono anche essere somministrate immunoglobuline: questa terapia può essere indicata per neutralizzare le tossine prodotte dai batteri e per sostenere la difesa anticorpale".

Come prevenire la TTS?

La prevenzione è l'unica cura efficace e la consapevolezza e la conoscenza di alcune regole igieniche possono abbassare drasticamente le possibilità d'insorgenza, è quindi fondamentale fare informazione anche nelle giovani donne che si apprestano all'uso di mezzi per l'igiene femminile. Questi sono:

  • Lavarsi le mani prima e dopo l'uso di un tampone
  • Cambiare ogni 4 ore il tampone
  • Utilizzarli subito dopo averlo rimosso dall'imballaggio
  • Evitare l'uso di tamponi interni quando il flusso è molto leggero
  • Alternare l'uso di assorbenti esterni e tamponi
  • Conservare la confezione contenente gli assorbenti interni in un luogo pulito e asciutto
  • Utilizzare un tampone con un minore potere assorbente, se riscontrate irritazione o difficoltà nel toglierlo
  • Usare comuni assorbenti esterni durante la notte o il riposo
  • Disinfettare correttamente diaframma e coppette
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Francesca Scrimizzi
Beauty Editor

Scrivo di bellezza, il mio primo grande amore, e di piaceri. Plasmata dagli studi in lingue e pubbliche relazioni, sono a mio agio in mezzo alla gente, in contesti internazionali e sempre diversi. Tra le cose che amo: i trattamenti, il Nord Europa, i festival, l’antropologia culturale e i profumi maschili.