Il pranzo di Natale dovrebbe costituire un’occasione di svago, un modo gradito per festeggiare un giorno speciale insieme ai propri cari lasciando da parte la frenesia della vita quotidiana per rilassarsi, chiacchierare con persone che magari non si vedono da un po’ e lasciarsi avvolgere dall’atmosfera delle feste.

Questa è la teoria; la pratica a volte, purtroppo, rischia di rivelarsi ben diversa. Capita infatti che, seppur senza voler risultare invadenti, i parenti rivolgano domande che appaiono tali, come quelle che riguardano la sfera sentimentale. In questo articolo, alcuni suggerimenti per riuscire ad affrontare quesiti indesiderati evitando di lasciarsi rovinare una giornata che dovrebbe essere tranquilla e gioiosa.

Pranzo di Natale in famiglia: le domande dei parenti

Magari si è alle prese con la preparazione di un pranzo di Natale per tante persone e ancora non si sospetta che il vero ostacolo sarà un altro, ovvero le domande scomode dei parenti. Innanzitutto, è da dire che nella maggior parte dei casi si tratta di quesiti posti in assoluta buona fede, dettati da una semplice curiosità che, seppure possa sfociare nell’invadenza, vorrebbe in realtà costituire un gesto di attenzione.

Pertanto, sebbene sia chiaro che si tratti di un tentativo alquanto maldestro di mostrare interesse per chi siamo e cosa facciamo, è bene rispondere il più possibile educatamente. Naturalmente il fatto di comportarsi in modo educato non implica il fatto di sentirsi in dovere di rispondere alla domanda che viene posta, né tantomeno di fornire dettagli che non si desidera divulgare.

Sentirsi incalzati non è piacevole, ma lo è forse ancor meno tornare a casa consapevoli di non essere riusciti a conservare, naturalmente con educazione, come anticipato, i limiti che nessuno dovrebbe cercare di valicare, che sono quelli che noi stessi poniamo rispetto a ciò che succede o non succede nella nostra vita privata.

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Natale con i parenti: le risposte alle domande che ci fanno

“Sei fidanzata?” e “Allora, quando vi sposate?” sono soltanto due esempi delle tante domande che possono rendere un pranzo di Natale un’esperienza difficile da dimenticare, ma non per i giusti motivi. Se infatti l’atmosfera di festa, le risate e il dialogo sanno rendere un 25 dicembre un ricordo prezioso da custodire nella memoria, la tensione che è possibile avvertire di fronte a un più o meno inatteso quesito sgradito può quasi far venir voglia di tornare al più presto al lavoro o ai propri impegni di studio, posticipando a data da destinarsi potenziali nuove occasioni di incontro con i parenti.

Di seguito, alcuni consigli per uscire da una situazione che si avverte come difficile con educazione, e senza lasciarsi per così dire “mettere all’angolo” da interrogativi ai quali non si vuole dare risposta.

Natale con i parenti: “Sei fidanzata?”

In tema di consigli su cosa rispondere alla domanda “sei fidanzata?” quando si è in una situazione sentimentale a metà strada tra il sì e il no, quando una storia importante è finita da poco e si sta ancora soffrendo molto, e così via con la lunga lista di casi in cui forse proprio non si ha voglia di parlare d’amore, è possibile fornire diverse opzioni di risposta.

La prima: dire “sì” o “no” senza aggiungere dettagli, nella speranza che l’interlocutore capisca che non è il caso di metterci di fronte a ulteriori interrogativi.

La seconda: “forse”, la risposta “furba” da accompagnare con un sorriso che può sviare l’attenzione dei parenti dalla domanda, lasciandoli impegnati a interpretare il significato di quanto detto.

La terza: “sto attraversando un periodo complicato da questo punto di vista, non me la sento di parlarne”. La sincerità a volte è più potente di mille tentennamenti, e non c’è niente di male nel lasciar emergere la propria fragilità per proteggersi da una domanda alla quale non si desidera rispondere.

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Pranzo di Natale: il quesito “Allora, quando vi sposate?”

Il pranzo di Natale dovrebbe costituire una collezione di bei ricordi, e per cercare il più possibile di fare in modo che lo sia può essere utile prepararsi a rispondere a eventuali domande scomode. Il tema del matrimonio è personale, e ciò che si ha intenzione di fare con la persona amata in merito al futuro non dovrebbe diventare oggetto di dibattito di una tavolata intera, a meno che ciò non avvenga naturalmente per volontà dei diretti interessati.

Nel rispondere al quesito, la sincerità può essere utile a prendere piena consapevolezza del fatto che si ha il diritto di gestire la propria vita sentimentale come si vuole, senza timore di essere giudicati; d’altra parte se non si desidera condividere informazioni in merito, si ha ovviamente anche in questo caso il diritto di non dire, e dunque di affermare che è questo un argomento che si ritiene delicato e del quale non ci si sente di parlare.

In sintesi, non si dovrebbe temere di esporre il proprio bisogno di riservatezza rispetto a temi che non ci si sente di affrontare, in quanto mostrare rispetto nei confronti della propria sensibilità non significa mancare di rispetto agli altri.

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