Julianne Moore è celebre per aver recitato in alcuni tra i più spaventosi thriller di tutti i tempi, come «Hannibal» e il remake di «Psycho» del 1998.

Nonostante risulti a proprio agio nelle situazioni più estreme quando si trova sul set, nella vita reale l'attrice si definisce una vera fifona.

«Quando sono di fronte alla macchina da presa non mi spaventa nulla. Ma tutto il resto, quello sì, sono terrorizzata. Recitare è come fingere, si possono esplorare diverse sensazioni e sentimenti in un ambiente sicuro», ha spiegato in un'intervista con il quotidiano inglese The Metro.

«Per me, qualcosa di davvero spaventoso sarebbe immergermi con le bombole da sub a grandi profondità, oppure lanciarmi col paracadute, o anche solo tuffarmi in piscina dal trampolino più alto. Proprio non mi piace quel genere di cose».

Una delle ragioni per cui la Moore ama tanto il proprio lavoro è la possibilità di esplorare diversi personaggi con diverse psicologie.

Sebbene abbia già ricevuto ben quattro nomination agli Oscar, la 53enne non si è seduta sugli allori, e oltre a dedicare alla recitazione un impegno costante si è anche preparata all'idea che la fama possa un giorno cessare.

«In quanto attori, viviamo alla giornata, lavoro dopo lavoro, e bisogna essere pronti anche a questa evenienza», ha infatti spiegato in proposito.

«Non sapere quando ti verrà proposto un nuovo ingaggio può essere difficile e stressante, ma io e mio marito abbiamo imparato a mettere da parte il denaro, in caso un domani dovessimo ritrovarci senza lavoro».

Tuttavia, pare che almeno per il momento l'attrice non debba preoccuparsi troppo del lato finanziario, avendo appena ottenuto una parte nei due nuovi episodi della serie di «Hunger Games», che si preannunciano già un successo al botteghino.

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