Philip Seymour Hoffman ha dovuto fare i conti con il suo lato dark per molti anni. Lo rivelano alcune fonti a lui vicine dopo la morte per overdose dell’attore, trovato senza vita ieri sera nel suo appartamento di New York.

La polizia ha confermato che sul luogo del decesso c’erano parecchie buste di eroina oltre ad una siringa ancora infilata nel braccio di Hoffman che di recente era ricaduto nel tunnel della droga dopo 23 anni di sobrietà.

«Era sempre molto intenso, un po’ paranoico e tormentato. La dipendenza era una sfida costante per lui, ma questo è del tutto inaspettato», ha dichiarato una fonte al sito FOX441. «Era una persona coltissima e così sensibile verso i problemi del mondo. Era una persona dalla mente sempre sveglia, una mente che non si spegneva mai».

Nel frattempo la polizia ha iniziato le indagini relative a un video ripreso da un bancomat, di cui il divo si sarebbe servito la notte prima di morire.

«Un uomo ha raccontato alla polizia di aver visto un attore prelevare una grossa somma di contanti da un bancomat, fuori da una banca vicina all’appartamento nel West Village di Hoffman, verso le 8 di sera, sabato. Poi Hoffman ha dato i contanti a due uomini», riporta il sito web.

«L’eroina è una delle droghe che costano meno», ha dichiarato un insider al RadarOnline. «Ma Hoff non comprava mica quella roba scadente. Ad ogni modo, per spendere 7mila euro, si stava per forza drogando molto».

Secondo la pubblicazione online, sparsi per casa della star ci sarebbero state ben 10 buste della sostanza.l.

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