Benedict Cumberbatch ha trovato il successo con film di serie A come «Il quinto potere», e «12 anni schiavo», ma è stato l’iconico ispettore di Arthur Conan Doyle, adattato al piccolo schermo da Steven Moffat e Mark Gatiss, a conquistare il cuore del pubblico. La star 37enne, tuttavia, non è sempre stata molto convinta di voler interpretare il ruolo di Sherlock Holmes, e confida i suoi passati dubbi durante un’intervista con il sito Entertainment Weekly.

«La mia riserva era che, beh, si trattava di un personaggio molto celebre, quindi avrebbe attirato moltissima attenzione. Questo me l’ero detto prima di avere tutto il successo che ho avuto, comunque sapevo che sarebbe diventato molto famoso. E anche se avevo già fatto altre cose per lavoro, non era mai stato qualcosa di così in vista come il personaggio di Holmes. Quindi, sì, ho avuto qualche ripensamento».

Al momento, «Sherlock» è giunto alla terza serie, e secondo Cumberbatch il merito del suo successo è da attribuire all’incredibile lavoro del team dietro le quinte, che l’attore stima e rispetta moltissimo.

«Mi fido ciecamente di loro, perché sanno davvero cosa fare. Per me è stato come trovare una nuova famiglia quando mi hanno chiesto di unirmi a loro», ha concluso la star.

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