Michael Fassbender è stato la star di perle cinematografiche come «Bastardi senza gloria» e «X-Men - L’inizio», in cui ha fatto sempre la parte del duro. Pare che nella realtà, però, l’affascinante 36enne sia l’alter ego dei suoi personaggi di fantasia.

«Mi emoziono facilmente», ha ammesso in un’intervista per il sito Refinery29.com. «E mi faccio buttare giù da problemi veramente banali. Come per esempio sistemare un polsino della camicia. Mi viene così tanto il nervoso che potrei rompere qualcosa. È strano. Le cose più difficili invece le affronto con calma».

Nel suo ultimo film «The Counselor - Il procuratore» ci sono diverse scene in cui il suo personaggio piange, impresa che Fassbender ha trovato molto semplice.

«Non avevo intenzione di piangere nella scena della macchina. Non volevo, ma è successo», ha confessato.

Prima di intraprendere la carriera a Hollywood, l’attore aveva tutt’altri progetti per il futuro e coltivava una passione ben diversa.

«Volevo suonare la chitarra in un gruppo heavy metal. Mi esercitavo due ore al giorno, ogni giorno, ogni volta che potevo e quando tornavo a casa da scuola», ha raccontato. «Poi un bel giorno un mio amico è venuto a trovarmi con la sua chitarra, e mi ha completamente annientato. Lui era formidabile, io no. In quello stesso periodo stavo anche prendendo lezioni di recitazione. Dopo averne fatte un paio ho pensato che fosse la cosa giusta. A scuola partecipavo a diverse attività, sport incluso, ma ero nella media. Con questo invece sentivo di avere un’affinità. Sentivo di poter esprimere me stesso attraverso questo mezzo».

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