Jude Law è il protagonista della commedia dark «Dom Hemingway», un ladro scassinatore in cerca del suo compenso dopo 12 anni passati in prigione. Con la pellicola, la star 41enne ha scoperto un nuovo lato di sé, attraverso un processo che lui stesso definisce «catartico».

«L’estate prima di iniziare a girare il film è stata un’estate di apertura verso tutto quanto; ho imparato ad allentare il freno. Questo mi è stato poi utile con la performance», ha rivelato al numero di novembre della rivista Empire. «Ho insistito perché facessimo le prime scene prima di tutte le altre. Volevo passeggiare nudo per il set e cominciare così. Mi sono detto: “Se riesco a farlo con tutta questa gente attorno e fregarmene – essere così “grafico” e vulnerabile – allora siamo a posto».

Se da un lato Law si è lasciato andare in positivo durante le riprese, dall’altro si è sentito un po’ spiazzato verso la fine: per interpretare al meglio il suo protagonista, l’attore ha dovuto abbracciare uno stile di vita tutt’altro che salutare.

«Poi mi sono stancato, comunque. Verso la fine, le ultime due settimane, ho iniziato a sentirmi fisicamente male, e molto stanco», ha ammesso. «Probabilmente stavo bevendo troppo la notte, e di sicuro troppa Coca-Cola e troppe schifezze durante il giorno. Stavo fumando 40 sigarette al giorno…. Volevo essere uno che… sai, si lascia andare. Non in senso spirituale, ma fisico».

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