Il 24 Aprile 2012, alle 3 del pomeriggio, Emily Ratajkowski faceva il suo ingresso su Twitter. Il testo del suo primo Tweet? Inesistente o, meglio ininfluente, dato che l'allora 21enne Emily, tanto per far capire il senso del body language, affidava il suo ingresso sulla piattaforma a un'immagine stile «Nascita di Venere», in un bikini per cui, a occhio e croce, sono stati impiegati dieci centimetri quadrati di tessuto. E, a giudicare dai commenti, ha cambiato in meglio il pomeriggio di molti uomini in tutto il mondo.

140 caratteri per molti sono pochi? Non per Emily che, maestra di sintesi, all'incompiutezza delle parole antepone l'assoluto del suo corpo. Sinuoso, elegantissimo e conturbante anche quando indossa, per un selfie "acqua e sapone", un paio di improbabili pinocchietti. Questa Lolita del terzo millennio non è una cinguettatrice compulsiva: i suoi Tweet non arrivano a mille, ma arrivano direttamente al cuore e all'intero sistema circolatorio di 446mila seguaci, di cui, come con il primo tweet, rasserena il giorno.

Con questo non vogliamo dire che nei suoi tweet Emily sia sempre nuda (per il sempre c'è un account specifico: @emratanude, «a tasteful tribute to Emily Ratajkowsky perfect body», seguito da oltre 8.600 follower). Il fatto è che anche quando la ragazza è vestita, sia davanti all'obiettivo di un celebrato fotografo, sia davanti al suo smartphone, l'abito scompare e se l'occhio non cade sulle sue curve perfette, rimane incollato al suo sguardo magnetico o a quelle labbra anche più invereconde di quelle di Brigitte Bardot dei tempi d'oro. Che sussurrano, ammiccano e alzano la temperatura atmosferica. Talvolta si mordicchiano anche: come per dire alla collega Dakota Johnson, alias Anastasia Steele: «tu continua pure con il daltonismo delle sfumature di grigi, io, invece, ne faccio di tutti i colori».

Gli account per seguire Emily

@emrata (account ufficiale): 446 mila follower
@emratanude (account fan club): 8.600 follower

Il mondo di Emily in hashtag

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#MetBall