Seguire o no il desiderio di tradire è solo una tua personale scelta che dipende da molti fattori che vanno aldilà dei giudizi: gioco, noia, curiosità, passione… In ogni caso se vuoi vivere la tua relazione clandestina senza essere scoperta segui le dritte del detective Mario Di Stefano (dell'Agenzia Aldo Pirri), qui invece, trovi due testimonianze di chi è riuscita e chi no. E i consigli della psicologa per superare i sensi di colpa.

Io ce l'ho fatta
«Ho conosciuto Andrea quando ho iniziato il tirocinio in uno studio legale dove lui era assunto. Tra noi è scattata la passione. Stavo bene con il mio fidanzato, ma Andrea mi eccitava da morire. Era facile approfittare del lavoro per vederci e fare sesso subito dopo l’uscita. Ogni volta era diverso: mordi e fuggi nell’ufficio vuoto o più lento e sensuale in motel. Prendevamo accordi via mail, avevamo aperto due account solo nostri. È durata un anno ed è stata una storia intensa e leggera. Poi ho cambiato studio: c’era sempre meno tempo e meno occasioni. Non mi andava di mentire al mio fidanzato per uscire sola la sera, così ho mollato. Ma mi ha regalato una scoperta del sesso che ho messo in pratica con il mio compagno. E la nostra intimità è migliorata». Matilda, 27 anni

Io invece...
«Come ha fatto il mio fidanzato a scoprire che lo tradivo? Attraverso i pettegolezzi degli estranei. Avevo confidato la mia relazione alla sorella del mio amante. Vista la parentela mi fidavo ciecamente, ma lei ha pensato bene di raccontarla al suo ragazzo. E lui alla sua amica che, guarda caso, è una collega del mio compagno. Un giorno lei ha spifferato in ufficio i particolari piccanti di una storia che le era stata a sua volta raccontata. Il mio ex ha cominciato a incuriosirsi mentre emergevano dettagli che lo riconducevano a me, come il viaggio in Sud America che ho fatto da sola e dove ho incontrato l'altro. Quando mi ha chiesto spiegazioni, ero troppo sconvolta dal modo in cui era venuto a sapere ogni particolare per mentirgli. Così gli ho detto la verità. Non l'ho più rivisto. Ci dovevamo sposare e quella relazione che durava da sei mesi doveva essere un semplice divertimento prima del matrimonio». Laura, 33 anni

Come superare il senso di colpa
«Non puoi cambiare il passato, pensa al tradimento come a una cosa che hai desiderato», spiega la psicoterapeuta Maria Chiara Gugiari. «Se ti è piaciuto e pensi che potrebbe accadere di nuovo, il tuo senso di colpa nasce da una convenzione sociale che considera il tradimento un atto moralmente condannabile. Ridefinisci la tua scala di valori: non è detto che sia uguale a quella del partner, e metti nella giusta posizione la fedeltà. Se sei pentita, lasciati alle spalle la scappatella e concentrati sulla vostra relazione. È l'occasione per poter ripensare al rapporto. Ti viene voglia di confessargli il tradimento? Spesso lo si fa per egoismo. Meglio non rivelare nulla per non procurare dolore al partner. Tanto più se hai deciso di troncare la relazione extra».

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