Un attimo prima state litigando furiosamente, rinfacciandovi le rispettive mancanze: tutto quello a cui riuscite a pensare è: «Quando fa così lo ammazzerei!». E poi, capita qualcosa: vi stancate di litigare, vi guardate un attimo negli occhi e… scatta la passione!

Vi è mai capitato di “riparare” un furioso litigio col sesso? Non è certo una cosa strana: l’adrenalina di un confronto diretto, la discussione e i toni infuocati non fanno che accendere la scintilla. Di solito capita con i litigi meno gravi, quelli per cui si comincia a discutere, ma dopo un po’ si va avanti solo per avere l’ultima parola ( e non ci si ricorda neanche più il motivo per cui si sta alzando la voce!).

Ma perché, proprio nel momento che si credeva meno opportuno, il pensiero corre al sesso? E soprattutto, perché fare l’amore dopo un battibecco si trasforma in un incontro a due davvero passionale?

Lo abbiamo chiesto alla sessuologa Rosamaria Spina:«Ciò che, molto spesso, rende questa forma di rapporto “speciale” e particolarmente piacevole è da ritrovarsi sia in questioni più strettamente fisiche, e, quindi, legate all’atto in sé, sia in questioni più nettamente psicologiche. Questo tipo di rapporto può essere dolce e tenero e risvegliare il lato romantico della coppia, oppure può essere più sensuale e risvegliare, magari, la passione sopita. Il più delle volte però è “spinto” e “aggressivo” e coinvolge gli istinti più basici dell’uomo e della donna. Ma, in qualunque forma venga espresso va ad incidere a livello mentale e psicologico risvegliando il bisogno e il desiderio di sentire chi ci sta accanto nuovamente nostro».

Ma attenzione al sesso riparatore in caso di problemi più complessi: se la coppia cerca di aggirarli, sperando di risolverli tra le lenzuola, c’è qualcosa che non va: «Ricorrere al sesso riparatore può fare molto bene alla coppia se va a stimolare e rinnovare la voglia di ritrovarsi e stare ancora insieme, anche dopo anni di relazione, ed è un modo per rinnovare quell’unione messa in discussione dal litigio. Tuttavia è importante ricordare che non deve essere usato come modalità esclusiva per far pace, magari per sfuggire al confronto verbale, perché, in questi casi, il rischio è che diventi più un abitudine che un momento di riappacificazione facendo perdere di vista il reale significato ad un atto intimo, prezioso e costruttivo, per sé e per il partner».