Sembra una magia risolta in una semplice equazione matematica: il rapporto che una ragazza ha con la sua borsa è inversamente proporzionale alla sua anima stilosa. Più piccola è la borsa, maggiore sarà quella presunta sensazione di essere assolutamente glam, aldilà da ogni uso, costume e preconcetto.

Indipendentemente dall'outfit che si indossa, nonostante sia vestita solo di sobrietà e casualità. Del resto non è un caso se – nonostante il tentativo di destreggiarsi tra la clutch in questione e tutto il mondo che dobbiamo portarci dietro – resti incondizionatamente l’accessorio imprescindibile e necessario, con la A maiuscola. E poco importa se uscire con una di loro risulta faticoso e doloroso come una lezione di spinning agonistico (vuoi mettere il dolore al braccio da acido lattico del giorno dopo?). Ciò che conta è che, non appena la si indossa, dia subito eleganza.

Con un paio di boyfriend jeans e le sneakers colorate, con l’abito da red carpet o con la mini da competizione (come la socialite australiana Liz Cantor nella foto), conferisce quell’atteggiamento vanitoso, che modifica incedere e postura, e fa brillare negli occhi la consapevolezza di sentirsi favolose.

A posto giusto nel momento giusto, con in una mano la clutch rigida e nell’altra il cellulare (che non vi sta dentro), portando con sé solo il rossetto e rinunciando al portafogli, che risulta essere anche una scusa elegante per farsi offrire la cena dal nostro cavaliere.

Ed un’unica raccomandazione, anzi due: sceglierla d’indole preziosa, brillante, ingioiellata senza misura, che attiri l’attenzione di ogni spettatore, e che sia la nota stonata di un look, per la serie "meno ci sta con tutto il resto, meglio è". E conservarla nella shopping bag di giorno, per poi svelarla solo dopo il tramonto, come un segreto da sussurrare a luci spente.