Nell'ottica di una moda sempre più genderless e genderfluid, durante le sfilate maschili sfilano anche le donne e viceversa.
La New York Fashion Week appena conclusa non ha fatto eccezione, anzi, ci ha fatto conoscere alcuni dei modelli emergenti più fighi in circolazione.
Presley Gerber, figlio di Cindy Crawford, e Mekhi Alante Lucky, l'ex carcerato diventato modello, a parte, tra le fila dei modelli emergenti sono spuntati tre nomi molto, moooolto interessanti e destinati a diventare chiacchieratissimi.
1. Jordan Barrett
Considerato l'erede di DiCaprio, per il suo viso pulito gli occhi azzurri e i capelli biondi che ci ricordano tanto Leo ai tempi di Titanic, ha già fatto parlare si sé soprattutto per la sua amicizia con Kendall Jenner e Bella Hadid (con cui era stato immortalato in scatti super hot).
Australiano classe 1996 (e già una super carriera alle spalle), Jordan a New York ha calcato la passerella di Zadig & Voltaire e noi siamo sicure che vedremo sempre più spesso quegli occhi di ghiaccio... Brrr!
2. Sean O'Pry
Forse ti sarà capitato di vedere Sean O'Pry nella pubblicità di un profumo di Paco Rabanne e a New York ha sfilato per Ralph Lauren. In ogni caso, gli occhi profondi e azzurri e i capelli scuri di questo 28enne americano sono davvero super sexy e basta dare un'occhiata al suo profilo Instagram per innamorarsene.
Purtroppo però, il suo cuore è già occupato dalla sua amata cagnolina, un bellissimo golden retriever di nome Tallulah.
3. Mingus Lucien Reedus
Proprio come nel caso Presley Gerber, possiamo dire che buon sangue non mente. Mingus Lucien Reedus, infatti, è figlio Helena Christensen, un'altra delle indimenticabili super top degli anni Novanta, e dell'attore e modello americano (nonché sex symbol assoluto) Normann Reedus.
Anche se è giovanissimo (compirà 18 anni ad ottobre), per Mingus la carriera sulle orme dei genitori è già avviata e alla New York Fashion Week ha sfilato per Calvin Klein. Purtroppo Mingus non ha un profilo Instagram, ma la sua mamma super orgogliosa ha postato per lui...
