I brand del fast fashion non sono conosciuti per le taglie comode. Quante volte sei stata in un camerino a provarti pantaloni della tua taglia in cui però non passavano le tue cosce o un crop top che avrebbe dovuto starti ma invece ti copriva a malapena le tette?

Beh, una donna si è stancata di questa storia e ha rimproverato H&M per il sistema di taglie che, secondo lei, rovinerebbero l'autostima delle donne.

Lowri Byrne, 22 anni, poco tempo fa si è recata nello store H&M vicino a casa e si è provata un vestito che le sembrava carino. Normalmente lei indossa una 12 (taglia britannica che corrisponde alla nostra 40), quindi ― ovviamente ― ha preso proprio una 12. Dopo essersi provata l'abito ed essersi resa conto che le andava stretto, ha provato anche molte taglie in più, senza trovare quella giusta. Scocciata (e chi non lo sarebbe) Byrne ha deciso di scrivere un post su Facebook per raccontare del suo piccolo grande incidente con le taglie.

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"Sono una taglia 12 (UK) e ho il busto minuto e oggi in uno store H&M ho dovuto chiedere se questo vestito era disponibile nella 18 (non lo era...)", ha scritto. "Il vestito che indosso è una 16 e respiro a malapena. Non solo questa è stata una scocciatura perché volevo comprarmi il vestito, ma molte donne hanno a cuore la taglia che indossano e se io fossi stata una di loro (e non lo sono), chiedere una 18 mi avrebbe seriamente danneggiata!".

Oltre al danno la beffa, perché pare che quando Byrne ha chiesto aiuto, la commessa le abbia detto "ah sì, per quelli devi prendere un paio di taglie in più". "Un paio?!? Aggiungere tutte queste taglie dovrebbe farti seriamente ripensare al sistema di taglie!!!".

Ha centrato il punto. Perché se perfino una commessa è consapevole di questo problema, un'azienda dovrebbe voler ripensare al suo sistema di taglie.

Il post di Byrne ad oggi ha ricevuto più di 4,800 like e quasi 700 commenti e a maggior parte di questi ultimi sono di donne che hanno avuto la stessa, frustrante esperienza. In pratica, le persone sono davvero arrabbiate.

Non è la prima volta che questo succede, comunque. Proprio l'anno scorso, una donna inglese ha postato una foto per mostrare che anche se lei di norma porta una taglia 12 (UK), non riusciva a chiudere nemmeno una 14 dei jeans di H&M.

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"Per me è già abbastanza difficile trovare i vestiti a causa della mia altezza, perché fare jeans così irrealisticamente piccoli?", ha scritto nel post. "Sono troppo grassa per la vostra media quotidiana? Dovrei semplicemente accettare che la moda fashion e accessibile non è fatta per le persone come me?".

H&M ha rilasciato un comunicato di scuse in risposta alla lamentela di Byrne. "H&M ha un'enorme considerazione di tutti i feedback dei clienti. La nostra unica intenzione è quella di diseganre capi che facciano sentire bene con se stessi i nostri clienti, qualsiasi altro risultato non è intenzionale né voluto. Le taglie di H&M sono globali e quelle presenti nel Regno Unito sono le stesse degli altri 66 mercati in cui operiamo e online. Dal momento che non esiste uno standard obbligatorio globale, le taglie dei brand differiscono le une dalle altre e nei divverenti paesi. Il nostro dipartimento dedicato specificamente alle taglie lavora secondo una media di taglie e misure suggerita dai mercati in cui operiamo. Le taglie di H&M sono continuamente riviste dal nostro dipartimento per le taglie".

Ok. Ma questo non cambia il fatto che alle donne venga detto ogni giorno di essere più grosse di quanto effettivamente siano e non solo è frustrante, ma anche doloroso. Entrare in un camerino non dovrebbe essere un'esperienza umiliante.

DaRedbook