Modelle dal mondo: Estella presenta la tendenza etno-chic

Estella porta un nome brasiliano e ha i tratti somatici di una sua ava giapponese, ma è di Mosca. A Cosmopolitan.it racconta le impressioni sul suo primo viaggio in Italia (da sola), sugli Italiani e sull'italiano. E poi, per la serie from Russia with love, indossa stampe colorate e decori à gogo

By Federica MeacciPubblicato: 05/01/2017

Ciao, sono Estella e vengo dalla Russia, da Mosca e ho 17 anni

Estella e le sue radici

La mia bis nonna è giapponese, per questo ho dei tratti un po' asiatici. E il mio nome non è proprio russo. Nel periodo in cui sono nata c'era un film brasiliano e una delle attrici si chiamava Estella. A mia mamma quel nome piacque molto e disse "la mia bambina avrà questo nome!"

Estella e la carriera da modella

Ho iniziato a lavorare come modella l'anno scorso, in estate. Era giugno, sì. Ed era il mio primo viaggio a Milano. Ero molto emozionata e mi dicevo "Oh mio Dio, Milano!" Non mi sentivo sicura al cento per cento. Mi dicevo "fare la modella, è per me o no?" Alla fine, è stato un bel viaggio e una bellissima esperienza per me e mi sono detta "ok, mi piace"!

Estella e i suoi primi giorni a Milano

Avevo sedici anni, ero sola, senza i miei genitori e la prima settimana per me è stata veramente dura. E mi mancava mia mamma, sì la mia "mamushka".

Estella e gli italiani

La gente in Italia si gode la vita molto più che in Russia. Anche i russi amano vivere bene, ma sono più seri. E poi gli Italiani ti baciano sempre, fanno così smack, smack, ciao bella! E se mi dicono "bellissima" allora vuol dire che sono davvero bella, ma dopo ho capito che lo dicono a tutte "ciao bella, bellissima". OK! Lo fanno perché sono gentili e fa sempre bene sentirselo dire

Estella e i suoi progetti

Adesso sono giovane e voglio viaggiare un po', vedere il mondo, l'industria della moda. Credo che mi farà bene. Andrò all'università, credo quando avrò diciannove o vent'anni.

Estella e il suo stile di vita

Quando mi impegno in una cosa, mi piace farla alla perfezione. E questo poi mi fa sentire bene, mi dico "Sì, ce l'ho fatta"!