Levante è contagiosa, i suoi occhi guardano il mondo e la sua voce lo racconta. Nel suo ultimo album, Abbi Cura Di Te canta l'amore, in primis verso sé stessa e ti ricorda che per essere felici basta solo volerlo. L'abbiamo incontrata a Milano in una delle date del suo #ABCDTTOUR e ci siamo fatte raccontare la ricetta del suo stile unico, libero e gipsy, a ritmo di hashtag

#LevanteCanta

Canto da sempre. Il primo provino voce-chitarra l'ho fatto quando avevo 13 anni e il primo concertino a 14. L'ho sempre saputo che la musica e il canto avrebbero fatto parte della mia vita, ma è meno romantico di quello che si pensi: essendo la più piccola di quattro fratelli, due sorelle e un fratello, io ero il loro pupazzo, il loro jolly. Cantavo e inventavo canzoni per i parenti così, a richiesta. Pensa che ho cominciato a parlare a 8 mesi…e non ho più smesso! Ricordo dei video di quando ero piccola dove nelle recite si vede chiaramente che spingo via gli altri bambini per stare al centro e fare la mia parte….tremenda!

Per fortuna questo egocentrismo ha lasciato lo spazio anche al mio animo introverso e riflessivo. La musica è stata la mia psicologa nei momenti più duri, come quando a nove anni ho perso il papà. Nelle canzoni che scrivevo allora ho buttato dentro tutto il dolore e la rabbia, e così mi sono salvata. Lo dico sempre, la musica salva, chi la fa e anche chi la ascolta.

#LevanteGipsy
Questo hashtag lo sto usando spesso abbinato alle immagini che carico su Instagram, ma
la verità è che sono zingara inside anche nei momenti bon-ton
Ho un lato di me folle, sdradicato, in cui c'è sempre qualcosa sopra le righe.
C'è una collana con cui sto vivendo in simbiosi che incuriosisce tutti. Recentemente persino Linus mi ha chiesto dove l'avessi comprata, Messico, Sud America..no, no è solo di Zara!

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Sono zingarella, non per il disordine, ma per l'animo, libero anche nel look: mi piace mischiare dalle righe ai quadri, dai colori contrastanti e insolitamente abbinati, ai pezzi eleganti con quelli sportivi, un grande classico

#LevanteSbaglia
Al liceo vivevo in modalità hippie dura, indossavo le gonna sopra ai pantaloni, portavo i capelli lunghissimi, usavo il cordino sulla fronte e, orrore-orrore, mi toglievo le sopracciglia! Le assottigliavo e le dividevo tantissimo senza rendermi conto dell'errore madornale. Quel periodo è stato orrendo, per quanto riguarda sopracciglia&pinzette ma ero io, hippie e libera. E poi la cintura sopra alla maglietta, era il 2009 e si usava parecchio. Sopra alla gonna mettevo una maglia lunga con una cintura alta o sottile. Aaarhg! Dai, avevo 20 anni.

#LevanteCresce
Il primo tacco non si scorda mai, ed io l'ho messo tardissimo, a 19 anni. Prima rifiutavo il mondo delle donne. Guardavo diffidente le mie amiche vestite per andare in discoteca e mi dicevo "perché abbassarsi al cliché della donna sexy solo in quel modo lì?" Poi ho riflettuto che forse le mie All Stars facevano un po' più schifo di quei tacchi, e mi sono arrabbiata un po' di meno con quel mondo. Ho capito che una donna può indossare diversi tipi di tacchi per essere bella e sexy senza perdere la sua essenza.

Una mia fissa è il tacco col calzettone, perché smorza quelll'animo sexy, femminile ma non troppo e ti rende un po' più simpatica

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Da sinsitra: Carven, Margiela Haute Couture, Dsquared2

#LevanteCuce
Sono figlia di sarte, mia mamma è sarta, mia nonna è sarta e anche mia zia è sarta. Ed io sono cresciuta con questa mamma in grado di farmi qualsiasi cosa, cappotti, abiti, camice. Ho iniziato cucendo abiti per le Barbie e poi sono passata su di me. Per un'esigenza di volermi differenziare dal resto. Per esempio allargavo i jeans in fondo inserendo uno spicchio di tessuto e i miei amici mi dicevano che ero perfetta per pulire le strade di Torino. Farmi i vestiti da sola era anche un risparmio economico: vuoi mettere trovare uno scampolo di tessuto di Ungaro e farci un pezzo fantastico al costo di qualche Euro?

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Abiti Emilio Fausti, styling Olympia De Molossi

#LevanteScopre
Quest'anno ho scoperto Marni, lo so, meglio tardi che mai..e mi sono detta: mi somiglia! Ci faccio un pensierino per il prossimo tour nel 2016 (L'ultima data di #ABCDTTOUR è domani, sabato 18 settembre a Napoli al Suo.Na Festival n.d.r)
Quando mi esibisco metto insieme i look anche in base a dove mi trovo. Se dopo di me ci sono per esempio gli Interpol, e sono a casa mia a Torino, metto una gonna stretta e lunga con una camicia accollata da ragazzo e una zeppa. Se mi ritrovo nelle campagne di Vittorio Veneto scelgo una t-shirt bianca e bermuda neri. Io sono parte della scenografia e gli abiti mi aiutano ogni sera a creare un disegno diverso. 'Sta sera a Milano mischierò righe e quadri mentre la gonna l'ho fatta io.

#LevanteSempre
Le righe sempre. Ci sono due magliette a righe bianche/blu e bianche/nere di YSL, che mi ha passato il mio fidanzato e che non mollo per nessun motivo. Il blu è un sempre. Ho preparato una valigia solo di blu. Ha questa caratteristica di essere casual ed elegante a seconda delle occasioni.

E poi gli anelli, tanti e su ogni dito.

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#LevanteMai
Le scarpe da ginnastica con la suola rialzata. I sandali alla tedesca e i reggiseni. Non li porto mai. Faccio eccezione per i modelli in pizzo super sofisticato da mille euro a tetta!

#LevanteSogna
Sono piena di cappotti, quindi per questo inverno sogno abitini corti e scampanati anni 70, di quelli con le spalle strette

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Da sinistra: Dolce & Gabbana; Philosophy by Lorenzo Serafini; Chloè; Giambattista Valli

#LevanteMantra
Con Abbi Cura di Te ho messo in atto la mia rivoluzione. Il primo passo è essere sinceri con sé stessi. Poi avere il coraggio di distruggere le cose che fanno male. E terzo, ricominciare.

ho preso a morsi il cuore di un altro
ho preso dei sacchi e ci ho messo dentro le mie cose
ho chiuso una porta e sono andata via verso l'uomo che mi faceva felice

mi amo, mi voglio bene e me lo ripeto come un mantra

#LevanteTorino
Ci sono tre indirizzi che amo a Torino. Per lo shopping consiglio
La Belle Histoire, sotto alla Mole Antonelliana in via Montebello 15/G, è un luogo di atmosfera, che profuma d'incenso e che risuona delle note del jazz di altri tempi. Ci trovi pezzi speciali, che avrai solo tu e che valgono la spesa.
Brunch e colazioni imperdibili da Teapot una tisaneria con cucina in via Silvio Pellico 18, nel quartiere di San Salvario. Lo gestiscono tre amiche sorridenti e gentilissime, cibo di qualità, anche vegano, per celiaci con Wifi free.
Ore piccole e non solo le faccio da Barbiturici, in via Santa Giulia 21bis, cibo, musica e cocktail e divertimento garantito

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