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1. Potresti trovarti a prendere decisioni difficili quando sei ancora giovane. Quando ero piccola, facevo molti altri sport — calcio, basket, baseball, pattinaggio sul ghiaccio — oltre alla ginnastica. Ma quando ho compiuto otto anni, i miei allenamenti di ginnastica hanno iniziato a seguire ritmi matti, e quindi ho dovuto prendere una decisione. La ginnastica era lo sport che amavo di più, perciò non è stato un dilemma, ma è folle pensare che ho dovuto rinunciare agli altri sport quando ero ancora così piccola. Semplicemente non avevo tempo. 

2. L'allenamento è totalizzante, e devi imparare in fretta a trovare il giusto equilibrio tra la ginnastica e la scuola. Ero ancora piccolissima, ma passavo molte ore al giorno in palestra, e quindi ho dovuto imparare da subito come gestire la mia giornata ed evitare di rimandare quello che andava fatto. Molte delle mie amiche che facevano parte della Nazionale seguivano un percorso di istruzione domiciliare. Sapevo che per loro era una buona soluzione, ma per quanto io abbia sempre amato la ginnastica, per me era importante passare del tempo al di fuori della palestra. Andare a scuola è sempre stata una mia priorità. L'ultimo anno del liceo è stato quello delle mie Olimpiadi, e a quel punto ho preferito finire l'anno seguendo delle lezioni online, ma non è stata una decisione facile. Mi preoccupava l'idea di non trovarmi più con le mie compagne ogni giorno, ma il mio allenatore e io pensavamo fosse la decisione migliore, quella che mi desse più opportunità. È sono stata felice della mia scelta, è stata la mossa giusta. 

3. La tua vita sociale non sarà quella della classica adolescente. Devi allenarti sei giorni a settimana, e a volte il weekend, quando dovresti riposarti, sei in viaggio o magari hai una gara. È decisamente difficile, e ci sono alcuni momenti in cui ti sembra che le tue compagne di scuola ti escludano. Ma se vuoi davvero raggiungere gli obiettivi che hai a cuore, devi dare tutta te stessa. 

4. E non ci sarà proprio il tempo di uscire con i ragazzi. I pochissimi momenti liberi che avrai a disposizione li passerai con i tuoi amici e la tua famiglia, e va bene così. Ci saranno altre occasioni di uscire con i ragazzi dopo le Olimpiadi!

5. Decidere tra la strada della ginnasta professionista e l'atleta universitaria è dura. So che l'atmosfera delle squadre universitarie è bellissima, ma nel mio caso, diventare una professionista mi ha permesso di fare cose che, altrimenti, non avrei potuto fare: insieme alla mia squadra ho fatto un viaggetto su e giù per il Paese per tre mesi. E poi sono andata a Ballando con le stelle. È stato molto divertente, un'esperienza incredibile. 

6. Le Olimpiadi sono davvero faticose. Molto spesso la gente mi chiede di parlare dei party alle Olimpiadi. Io e le mie compagne di squadra però abbiamo mantenuto la concentrazione e la determinazione fino all'ultimo giorno di gara. Dopo di che abbiamo deciso di trascorrere un po' di tempo con le nostre famiglie e andare un po' in giro per Londra. 

7. Essere un'atleta olimpionica è davvero gratificante. Sul piano personale, raggiungere il mio obiettivo e andare alle Olimpiadi è stato davvero gratificante. Ero diventata una professionista già da qualche mese, dunque avevo l'opportunità di lavorare con degli sponsor in cui credevo, quelli sani e con dei valori. A volte è facile accettare qualsiasi forma di finanziamento e farsi prendere dall'entusiasmo, ma credo sia molto importante fare attenzione al messaggio che stiamo mandando. Il mio agente è fantastico e mi ritengo molto fortunata che lo sport che amo così tanto mi metta in condizione di mantenermi. Diventare una professionista prima di entrare nella squadra olimpionica è stato un bel rischio. Certo, una promessa olimpionica guadagna bene, ma meno di quanto possa offrire una borsa di studio al college. Non ci sono garanzie di entrare a far parte della squadra olimpionica, ma se sei abbastanza fortunata da riuscirci, il tuo reddito potenziale aumenta in modo esponenziale. La tua finestra temporale di opportunità, però, è anche breve. Più sei lontana dal raggiungere una performance da olimpiadi, più il pubblico e lo sponsor inizieranno a pensare al futuro. Ciò detto, mi sento in una posizione in cui moltissime ragazze giovani guardano a me come a un esempio, e io cerco sempre di dare il massimo in modo da essere un buon esempio. 

8. Quanto al tuo corpo, avrai le stesse insicurezze che ha ogni donna, ma sarai sotto gli occhi del mondo. Ovviamente anch'io ho le mie giornate in cui mi sento insicura. Ho addosso un body praticamente 7 giorni su 7. Credo che chiunque abbia giornate così. Sono magra, ma sono anche molto in forma, quindi non è che sia proprio magrissima. Faccio attenzione a quello che mangio e passo in palestra anche sette ore al giorno, perché questo è un periodo di allenamenti e di gare. La ginnastica è uno sport impegnativo, ci vuole il giusto equilibrio tra attività sportiva e mangiare sano. 

9. Sarai un modello per moltissime giovani ragazze e donne — dovrai tenerlo presente, qualsiasi cosa tu faccia. Una volta ho postato la frase "strong is the new skinny" sui miei profili social. Alcune ragazze l'hanno trovato offensivo nei confronti delle ragazze troppo magre, quindi bisogna sempre fare molta attenzione. In un'altra occasione, una ragazza mi ha raccontato di quando soffriva di anoressia e bulimia, e di come io la avessi aiutata a superare quei momenti. È stato bellissimo saperlo. A volte vado a trovare delle ragazze che si trovano in un centro specializzato nei disturbi alimentari. Mi rendo conto che a ogni ragazza capita di non sentirsi sicura o di vergognarsi del suo corpo, per questo è bellissimo poter parlare con loro e dar loro tutto l'aiuto che posso. Non importa come sia il vostro corpo, siete bellissime. 

10. Anche se fai tutto da sola, si tratta davvero di uno sport di squadra. Credo davvero che non sia possibile vincere una gara a squadre a meno che non si vada realmente d'accordo. Il team in cui mi sono trovata meglio è stato quello delle Olimpiadi del 2012. Quel legame speciale tra di noi rimarrà per sempre. 

11. È giusto essere una perfezionista, ma senza esagerare. Nella ginnastica deve essere tutto perfetto, ma ti capiterà di fare qualche errore. E se torni a casa dalla palestra frustrata dopo una giornataccia non c'è niente di male. Basta non farne una malattia. Fare errori e cadere è importante, perché sono un'occasione per imparare. E il giorno dopo torni in palestra e fai le correzioni necessarie, ma ricordati anche che sei un essere umano, e che nessuno è assolutamente perfetto. 

12. E con il tempo diventerà più difficile. Alcune delle cose che facciamo sono cose matte! È una bella sfida, è stancante, ma imparare esercizi nuovi e farli bene ti dà soddisfazione. E la sfida ti aiuta a non perdere la tua determinazione e a volere di più. 

13. Non dimenticherai mai le tue vittorie. Non ho mai dimenticato il solo fatto di aver partecipato alle Olimpiadi, figurati il fatto di averle vinte! È stato stupendo. In effetti ci ho messo un po' prima di capire che ce l'avevamo fatta davvero, perché era una cosa che avevamo sognato così tanto. Quando ottengo i miei riconoscimenti o riesco a fare qualcosa di davvero stupendo, la sensazione è surreale, anche ad anni di distanza. 

14. Segui la pancia. Prima di partire per le Olimpiadi, ci ho messo mesi a decidere se iscrivermi all'Università della Florida o diventare una professionista. Alla fine ho seguito l'istinto e non mi sono mai guardata indietro. Sono fortunata, è andato tutto bene. Ho fatto la stessa cosa quando ho dovuto decidere se partecipare alle Olimpiadi successive. Dentro di me sentivo che non era finita. Non avrei potuto ritrovarmi a guardare le Olimpiadi 2016 seduta sul divano e chiedermi come sarebbe andata se ci avessi provato. 

CHI È ALY Alexandra "Aly" Rose Raisman nasce a Needham, in Massachusetts, il 25 maggio del 1994, ed è una ginnasta statunitense, campionessa olimpionica al corpo libero e capitano delle "Fierce Five", il secondo team americano ad aver vinto la medaglia d'oro nel concorso a squadre. Nella suo palmarès? Quattro medaglie mondiali (due ori, un argento e un bronzo) e tre olimpioniche (due ori e un bronzo). 

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