Chi l'ha detto che il nuoto è uno sport per solitari?

Di certo non Raoul Bova, che di nuotot se ne intende, avendo vinto il campionato italiano giovanile nei 100 metri dorso maschili a soli 15 anni; l'attore infatti intravede in questo sport un profondo significato di squadra.

«Sei solo con te stesso durante la gara, ma c'è un gruppo che interagisce con te, fa le trasferte con te, lavora con te tutti i giorni. Il nuoto non è solo quello che si vede in gara, è uno sport di quadra fortissimo. Per esempio, quando gareggiavo io, singolarmente non eravamo forti, ma in staffetta vincevamo tutto», ha ammesso Bova durante un'intervista al mensile Acqua & Sapone, confessando di aver cercato di iniziare i suoi figli a questo sport, pur senza alcuna costrizione.

«Per me è importantissimo per i miei figli, per questo ho voluto che facessero nuoto, lasciandoli poi liberi di scegliere, credo che il nuoto serva per la vita, anzi a salvare la vita. Però ora hanno lasciato e hanno scelto rispettivamente tennis e scherma», ha concluso.

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