Lea Michele e Cory Monteith si sono frequentati per più di un anno prima della tragica scomparsa dell'attore, avvenuta lo scorso weekend a Vancouver, Canada, causata da un'overdose di alcol e eroina.

La Michele ha visitato di recente il monumento commemorativo provvisorio che è stato eretto fuori dal Fairmont Pacific Rim Hotel, dove è stato rinvenuto il corpo senza vita del giovane.

«Ho visto Lea circa un'ora dopo che la famiglia era andata in ospedale per il riconoscimento del corpo. C'erano due grossi SUV e lei era seduta sul sedile posteriore di uno dei due, tra due guardie del corpo. Indossava un paio di occhiali neri e non è scesa dal veicolo. Era devastata», ha raccontato il fotografo Rik Fedyck a Radar Online.

Il fotografo canadese era diventato amico di Monteith dopo aver lavorato con lui a diversi shooting promozionali per la serie televisiva «Glee», e ha rivelato che l'attore aveva assunto un atteggiamento particolarmente distante negli ultimi mesi.

«Di colpo era più evasivo nei miei confronti, e adesso capisco il perché», ha spiegato, aggiungendo anche di aver incontrato la star durante i primi giorni del suo ultimo soggiorno canadese.

«Cory mi chiese riservatezza. Non voleva che troppa gente sapesse che si trovava lì. E così ho rispettato la sua volontà, anche se ora vorrei non averlo fatto».

La Michele non ha ancora commentato la perdita del proprio compagno, ma di recente un rappresentante ha diffuso un comunicato in sua vece.

«Lea è grata per l'affetto e il supporto che ha ricevuto dai parenti, dagli amici e dai fan», ha riferito il portavoce a People magazine.

«Dal giorno della tragedia, Lea ha condiviso il lutto con la famiglia di Cory, e insieme hanno deciso il da farsi. Si stanno offrendo supporto a vicenda mentre affrontano questa grave perdita. Chiediamo ai media di continuare a rispettare la loro privacy».

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