Il tour di «MDNA» di Madonna del 2012 è diventato un documentario che offre una panoramica sulle performance della star e sui suoi costumi di scena.

Arianne Phillips, costumista della leggenda del pop, ha rivelato qual è la filosofia dietro a ogni abito.

«Li pensiamo come si di diversi personaggi che Madonna deve interpretare. Ogni personaggio si sviluppa anche a livello visivo, e accompagna le canzoni», ha spiegato a Style.com.

«All'inizio dello show si presenta al pubblico vestita da regina, con una corona e un mitra. Poi si spoglia e rivela un personaggio stile “super-vixen”, simile a quello che abbiamo usato per il video di Girl Gone Wild».

«L'atto successivo parla dell’esprimere se stessi e avere un messaggio da dare, si apre infatti con il pezzo Express Yourself. L'outfit che indossa è un omaggio alle majorette degli anni Quaranta. Il terzo atto è Vogue e parla dell'identità e dell'invertire i ruoli sessuali. Questa è la Madonna più iconica, che cerca ancora una volta di capire chi è. Infine si trasforma in un carismatico personaggio in stile Giovanna d'Arco».

Il documentario, intitolato «Madonna: The MDNA Tour in New York City», è stato presentato la scorsa settimana.

Alla premiere la diva del pop si è presentata con in testa un cilindro e dei guanti senza dita alle mani.

Nonostante sia considerata un'icona di stile persino la star non è immune a qualche scivolone quando si tratta di look.

«Ogni giorno c'è qualcosa che va storto», ha rivelato la Phillips ridendo.

«Si rompono scarpe, si strappano reggiseni, ma d'altra parte questo è ciò che rende un live interessante. Quando sale l'adrenalina, le cuciture saltano e i brillantini si staccano!».

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