Alber Elbaz ha voluto creare «una storia olfattiva» con la nuova fragranza di Lanvin, «Me».

Il designer israeliano è il direttore artistico del brand francese dal 2001 e attraverso i suoi capi ha sempre cercato di trasmettere un'emozione o un racconto. Incaricato di produrre un profumo per il brand, Elbaz ha utilizzato lo stesso identico approccio.

«Quello che più amo quando faccio moda è raccontare una storia. Ma anche un profumo può diventare un racconto perché narra attraverso le impressioni olfattive. Un risultato che si fonda sull'emozione di un momento, una sorta di musica accattivante dei sensi», ha dichiarato lo stilista a Marie Claire America.

Il designer ha però sottolineato il diverso ritmo di produzione della moda rispetto a quello dei profumi, destinati a rimanere nel tempo.

«Con la moda appena finisco di creare una collezione ne inizio subito un'altra. La prima va in vendita e io sono già altrove, creativamente parlando. Mentre quando confezioni una fragranza devi cercare di rappresentare la filosofia estetica del brand con un bouquet di note che rimane nel tempo, trascendendo quindi la natura effimera tipica di una collezione».

Elbaz ha infine rivelato la fonte di ispirazione per «Me», che rappresenta olfattivamente l'idea di una «dualità poetica».

«È stata una foto di Steven Meisel di una delle nostre campagne di tanto tempo fa. Nello scatto la modella si guarda allo specchio: è una sorta di immagine doppia, per cui complessa. Questa idea di dualità poetica mi ha subito affascinato. Allora abbiamo iniziato a lavorare su un profumo dalla doppia essenza, che può essere regalato come cadeau ad una donna ma che allo stesso tempo una donna può comprare per se stessa».

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