Nicolas Ghesquière ha lasciato la direzione artistica del brand Balenciaga perchè si sentiva «svuotato».

Lo stilista ha confermato la sua dipartita dal marchio a novembre dello scorso anno dopo 15 anni di «onorato servizio» e oggi ha rivelato i motivi della sua scelta.

«Non c'è era una vera direzione. Penso che quando lavori con brand come Lagerfeld, Chanel e Prada ti rendi che conto che i veri potenti sono i creativi delle maison. Spesso la gente mi faceva notare questa cosa dicendomi: “Il tuo stile è prettamente Balenciaga oggi, non sei più Nicolas Ghesquière”», ha dichiarato il designer alla rivista Stystem.

«È diventato tutto così inumano. Ho cominciato a sentirmi prosciugato, derubato della mia stessa identità artistica e omologato ai trend. Insomma, non era più interessante per me lavorare a quelle condizioni».

Il designer ha iniziato inoltre a sentirsi «molto solo» all'interno dell'azienda, ma non è sempre stato così: Ghesquière ha anche ottimi ricordi del suo periodo a Balenciaga.

«Ho avuto uno studio fantastico e un team molto affettuoso nei miei confronti, ma poi col tempo si è installato un sistema burocratico e gerarchico molto forte, e il mio lavoro c'entrava poco o niente con la moda».

«Negli ultimi due anni ero sempre frustrato. Era la mancanza di cultura nell'ambiente a demotivarmi. I capi più interessanti e rivoluzionari che abbiamo confezionato sono stati completamente ignorati dalla gente di potere».

Quando Ghesquière ha deciso di andarsene, ha preferito farlo in sordina, tagliando tutti i ponti con quella realtà.

Lo stilista si è così concesso «un viaggio spirituale» in Giappone e ancora oggi non ha ancora deciso che direzione prendere professionalmente parlando.

«Qualsiasi scelta faccia oggi, so che ho molte possibilità aperte ora che mi sono slegato da Balenciaga. Per me è stata come una rinascita e sono molto entusiasta perchè non mi sentivo così da quando avevo vent'anni».

© Cover Media