Tom Ford prende ispirazione da celebrity del calibro di Rihanna per creare i suoi capi.

Lo stilista ha fondato un suo omonimo brand, che oggi gode di grande successo e ha lavorato come direttore artistico di maison di lusso come Gucci e Yves Saint Laurent. Nonostante desideri vestire la più ampia clientela possibile, Ford si lascia ispirare da una serie di donne famose.

«Devi sempre avere una musa ispiratrice. Ad un certo punto della mia vita era Grace Jones, poi è diventata Diana Ross, tanto ho creato una collezione Diana Ross per Saint Laurent. Questo è il motivo per cui molto tempo non ho organizzato sfilate. Per me uno show non deve solo rappresentare la realtà ma una realtà ristretta e ben definita», ha spiegato il designer a WWD.

«Quando lavoro ad una nuova collezione tutto quello che faccio dev'essere reale. Così mi chiedo: “Chi indosserà questo vestito e dove andrà quella donna?”. Allora mi rispondo: “Questo è per Rihanna e quella mattina andrà dal suo avvocato con questo completo total black e sarà un po' stanca, per cui indosserà un enorme paio d'occhiali. D'altronde è una rockstar!”».

Ford si è licenziato da Gucci a causa di divergenze artistiche con la direzione della maison. Da allora lo stilista si rende conto di aver fatto passi da gigante, professionalmente e personalmente.

«Oggi sono completamente diverso».

«Non bevo, non fumo e non sono un ragazzino che disegna per altri mentre tira qualche riga di cocaina sul tavolo, come facevo quando ero direttore artistico di Gucci e Saint Laurent».

Oggi Ford è impegnato in mille progetti differenti e di recente ha persino girato un film come regista - «A Single Man», interpretato da Colin Firth e Julianne Moore – . Il divo è rimasto affascinato da quell'esperienza e in futuro vorrebbe ritagliarsi un po' di tempo per cimentarsi nuovamente nel cinema.

«Sono talmente appassionato del mio lavoro che non ho il tempo di girare un altro film in questo momento».

«Mi spiace davvero ma finché dovrò gestire la mia linea di prêt-à-porter, il progetto di un'altra pellicola dovrà rimanere nel cassetto»

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