Secondo James Franco avere un'immagine pubblica può rivelarsi «estenuante e pericoloso».

Nonostante il successo l’attore ha continuato la carriera accademica, non nascondendo mai la sua passione per la letteratura e la poesia. Una scelta condannata da molte persone che lo considerano troppo «intellettuale» per fare cinema.

«Non penso di essere uno qualunque. Amo il mondo accademico ma allo stesso tempo mi piace anche fare lo scemo», ha spiegato Franco.

«Quando l'immagine pubblica intralcia la tua vita professionale è davvero estenuante perchè finisci per fare di tutto pur di piacere alla gente».

Così Franco ha persino accettato di interpretare se stesso in modo caricaturale nella serie televisiva General Hospital. L'attore non condanna a prescindere le scelte del suo passato ma non vuole più scendere a simili compromessi.

«Non saprei», ha risposto l'attore alla domanda se si sente amato dai fan.

«Ho partecipato a film e serie molto apprezzati dal pubblico e ne sono grato. Ma ora mi sento libero di scegliere un progetto per ragione diverse, artistiche».

Come «Milk» la pellicola del 2008 che sdoganava la questione gay di cui Franco va molto fiero.

«Alcune volte si è trattato di una pura coincidenza. Non ho recitato in Milk per interpretare un gay ma perchè si trattava di un grande film diretto dal mio regista preferito!», ha spiegato l'attore.

«D'altra parte il messaggio di uguaglianza che veicola non è indirizzato solo alla comunità gay ma a tutte le persone del mondo. Abbiamo cercato di fare luce su alcune spiacevoli dinamiche sociali in modo che la gente possa cambiare atteggiamento verso alcuni argomenti tabù!».

«Milk» è stato diretto da Gus Van Sant e racconta la storia di Harvey Milk primo omosessuale dichiarato ad essere eletto ad una carica politica negli Stati Uniti.

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