Per Hugh Jackman trovarsi a bordo del treno ad alta velocità in Giappone è stata un’esperienza malsana.

L’attore si cala nuovamente nei panni del supereroe nel sequel della saga fantascientifica «Wolverine – L’immortale» e molte delle scene sono state girate a bordo dei cosiddetti “treni proiettile” che raggiungono velocità impressionanti.

«È malsano. È stato malsano girare quei ciack. È stata una di quelle idee brillanti. Una delle cose più emblematiche del Giappone sono i suoi “bullet train”. Non si può andare su quei treni senza fare incidenti. C’era un sacco di aria, un vento pazzesco che soffia a 500 chilometri all’ora. Ho pensato: “È tempo di un lifting al viso”».

Per l’attore tuttavia l’importante è stato realizzare con successo la pellicola, attesa dai fan del genere.

«Per il mio personaggio la relazione fondamentale è quella instaurata con Jean Grey. L’abbiamo vista morire alla fine di “X-Men: Conflitto finale”, ma in questa puntata c’è comunque la sua presenza, che è vitale per il film».

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