«Deve andare in rehab. Subito». Così Michael Lohan commenta il recente flop della figlia Lindsay, finita nel mirino dopo essersi presentata in ritardo sul set di Anger Management ancora stordita per la notte precedente.

«Non dico che non sia responsabile delle sue azioni, ma stiamo parlando di dipendenza. Non si comporta come farebbe normalmente», ha spiegato Michael a More!

Oggi la Lohan ha 26 anni, un anno in meno rispetto all'età in cui è tragicamente scomparsa Amy Winehouse per coma etilico.

Il padre della star teme che la figlia possa fare la stessa fine della celebre cantante e di molti altri artisti come Jimy Hendirx e Kurt Cobain.

«Detesto fare un paragone con Amy Winehouse, ma anche lei era talentuosa ma ha voluto fare di testa sua ed è finita male».

«Non vorrei che succedesse la stessa cosa a mia figlia. Lindsay compirà 27 anni a luglio. Quanti altri giovani talenti dovranno morire a quella dannata età? È una paura che mi perseguita. Sto tutto il giorno seduto davanti al telefono col timore che squilli», si è sfogato Michael Lohan.

D'altra parte Michael si sente in parte responsabile dei problemi della figlia, profondamente colpita dal divorzio burrascoso dei genitori.

«Lindsay mi ha visto come il diavolo da quando mi sono lasciato con la madre Dina per cui mi sento in parte colpevole della sua condizione attuale».

«Spesso guardo le foto di quando aveva 18 anni, prima che noi divorziassimo, ai tempi del film “Mean Girls” e le paragono a quelle degli anni successivi... è una rovinosa caduta, una storia triste».

Poche settimane fa la Lohan è stata condannata a 90 giorni di ricovero in una clinica di disintossicazione dopo essere stata accusata di guida spericolata e dichiarazione mendace al pubblico ufficiale. Michael le è stato vicino in questo momento tanto difficile ma ha fatto fatica a riconoscere la figlia.

«Vederla così è stato terribile. Avevo il cuore a pezzi».

«Quando le ho tenuto compagnia in hotel, subito dopo la sentenza della corte, stentavo a riconoscerla. Non era la mia Lindsay, era completamente assente».

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