Il revenge porn, ovvero la diffusione di immagini personali senza il consenso sui social network e internet, è un problema da affrontare. Sono note, infatti, le brutte avventure di star come Jennifer Lawrence, le cui foto sono state hackerate e poi diffuse, e di Diletta Leotta, che a Sanremo ha parlato del cyberbullismo di cui è stata vittima.

Qualcosa si sta muovendo, c'è stato chi ha denunciato e sono stati presi dei provvedimenti. Per esempio Edward Majerczyk, il responsabile dell'attacco a Jennifer Lawrence e altre star, è stato condannato a 9 mesi di reclusione

Facebook sul tema ha cominciato a prendere dei provvedimenti con dei tool appositi che dovrebbero evitare che vengano diffuse immagini private che hanno come risultato (e molte volte le vittime sono donne) quello di umiliare le persone. Uno studio dell'US Victims of Non-Consensual Intimate Images ha rilevato che il 93% delle vittime del revenge porn ha riportato ripercussioni emotive e stress molto forti e per l'82% le conseguenza hanno compromesso la vita, dal punto di vista psicologico, sociale e lavorativo.

Facebook ora ha aggiunto il pulsante "Segnala foto" a cui si accede attraverso il meno che si apre con la freccia in alto a destra del post. Le foto segnalate vengono valutate da un gruppo di controllo che procede con la rimozione nel caso in cui l'immagine non rispetti le regole. Può accadere che il profilo stesso di chi ha pubblicato la foto sia bloccato. Il proprietario dell'account, però, è messo in grado di contestare la disattivazione se questa fosse accaduta erroneamente.

Le immagini attraverso la tecnologia di riconoscimento del foto-matching vengono analizzate per evitare che vengano pubblicate di nuovo. Questo vale per tutti i social gestiti da Facebook, quindi anche per Messenger e Instagram.

Uno strumento utile per la protezione di tutti.