Si chiama Salt Bride l'opera d'arte di un'artista israeliana, Sigalit Landau, che ha immerso un abito nelle acque del Mar Morto per due anni. Il risultato è un abito interamente coperto di cristalli di sale. Che le acque del Mar Morto siano molto salate è noto, tanto che non esistono organismi viventi, (Mar Morto appunto) a parte alcuni batteri. L'artista ha deciso di "sperimentare" gli effetti di queste acque immergendo un abito che si è completamente cristallizzato. 

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L'abito è una replica del costume di scena dell'opera Dybbuk scritta da S. Ansky tra il 1913 e il 1916 e racconta la storia di un abito da sposa maledetto che Landau trasforma in un "abito bianco" immergendolo proprio nel Mar Morto. 

L'opera, fotografata anche sott'acqua da Yotam From, è esposta alla galleria Marlborough Contemporary di Londra fino al 3 settembre.

Il recupero dell'abito

L'esposizione nella galleria