A fine novembre arriva una nuova app che, ancora prima del lancio, sta facendo molto discutere. Si tratta di Peeple, una piattaforma che permetterà a chiunque di recensire le persone. Un po' come si trattasse di un albergo, un ristorante o un locale su TripAdvisor. La notizia è stata data dal Washington Post che ha parlato direttamente con le ideatrici del progetto. Attualmente esiste una versione beta test (non ufficiale e di prova) a cui si sono iscritti in migliaia. A dirlo è un post sulla loro bacheca Facebook. In base ai feedback che riceverà in questo periodo, Peeple potrà essere modificata, migliorata o subire un cambiamento di rotta.

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Usarla sembra abbastanza intuitivo, soprattutto perché esistono tipologie di applicazioni simili che siamo abituate a utilizzare.
Le persone possono scrivere opinioni su chiunque desiderino. La possibilità di farlo è, a grandi linee, regolamentata: bisogna avere almeno 21 anni, avere un profilo Facebook verificabile e usare il proprio (vero) nome per la registrazione. Inoltre, bisogna categorizzare la persona su cui si esprime un parere in base alla tipologia di conoscenza: personale, professionale, romantico.

Chiunque sia iscritto può ricevere recensioni positive e negative. Quelle negative, per non invalidare la cosiddetta "obiettività" del sistema, non si possono cancellare: rimangono nella posta per 48 ore (per eventuali discussioni in merito) e poi vengono pubblicate. Questo almeno fino a quando si sceglie volontariamente di iscriversi alla app. Infatti, anche se non si è utenti registrati si possono ricevere recensioni. Come? Chi decide di esprimere un parere su di te, nel caso abbia il tuo numero di telefono/cellulare, può inserirti nel sistema. Le recensioni negative che riceverai verranno accantonate, mentre verranno pubblicate solo quelle positive. Alla fine tutti saranno "valutati" con delle stelline, da 1 a 5, e ci saranno anche dei parametri di ricerca che ti permetteranno di trovare le persone a te più affini.

Che te ne pare?

Nelle intenzioni di Julia Cordray e Nicole McCullough, le due co-founder, Peeple ha una vocazione totalmente positiva e improntata all'empatia. Insomma, è l'occasione buona per ricevere un valido feedback dagli altri e mettersi in discussione.

Ma, diciamolo, un po' questa app spaventa, perché significa che in ogni momento si potrebbe avere la sensazione di essere sottoposti a un giudizio. E chi dice che si tratta di un'opinione davvero obiettiva e non legata a particolari preferenze personali, situazioni, antipatie e simpatie connaturate? E non solo. Se poi il pregiudizio degli altri diventa una sorta di lettera scarlatta che ti marchia e ti etichetta definitivamente? Addio ai momenti rilassati in cui ci lasciamo andare con l'amica, addio anche a quell'impaccio naturale che ti tocca superare quando esci le prime volte con un tipo appena conosciuto.

Nel caso in cui Peeple non venga particolarmente apprezzata, Julia Cordray e Nicole McCullough sono disposte a trasformarla in qualcosa di diverso: per esempio una app professionale che sia una via di mezzo tra Yelp e LinkedIn.

Sei davvero pronta ad affrontare questa specie di solenne giuria?

Ecco qualche consiglio, nel caso tu decidessi di iscriverti a Peeple o qualcuno lo faccia per te, per superare indenne il giudizio degli altri e prenderne soltanto l'aspetto positivo:

  1. Rilassati. Non c'è in palio un ricco premio
    Non sei davvero davanti alla giuria di X Factor e raggiungere il primo posto nel gradimento del pubblico non ti lancerà nell'Olimpo del successo. Non ti farà neanche vincere soldi. Perché quindi struggersi se, secondo le stellette che ti hanno attribuito, sei da giudicare appena sufficiente? E, poi, si sa, dalle stelle alle stelle è questione di un attimo...
  2. Non possiamo piacere a tutti
    Immaginati un mondo in cui tutti vorrebbero uscire con te. Non potresti essere libera di fare quello che vuoi perché ci sarebbe sempre qualcuno che si intromette nei tuoi progetti e saresti stressata nel tentativo di non deludere le aspettative. Alla fine da simpatica risulteresti antipatica nel giro di pochi click. E, poi, dai, anche a te non piacciono tutti. Quindi pretenderlo dagli altri sarebbe un po' troppo.
  3. Impara a essere obiettiva e non liquidare le persone con un giudizio superficiale
    Se c'è una cosa che questa app potrebbe insegnare è quella di stare attenti alle parole che si usano nei confronti degli altri. Non fare mai quella che pensa di avere la verità in mano. La tua opinione è di necessità filtrata dalla tua sensibilità, da un momento (positivo o negativo che sia) e dalla situazione. Insomma, fattori da te (e da chi è recensito) indipendenti e incontrollabili. Utilizza questo equilibrio di valutazione anche quando leggi le recensioni sulle altre persone. Ci sono molte più sfumature di quelle che potresti immaginare tra una riga e l'altra.

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