«Stava giocando a fare la lotta con me, come i bambini, e mi ha dato un calcio in faccia». Cristina

«Avevo messo i tacchi alti e al ristorante ho approfittato della tovaglia lunga per togliere le scarpe… Lui le ha inavvertitamente scalciate via e, mentre io mi alzavo scalza per recuperarle, anziché far finta di niente è scoppiato a ridere». Katia

«Ci siamo conosciuti in chat e poi abbiamo preso un appuntamento in un locale. 10 minuti dopo esserci incontrati ha cercato di mettermi una mano sul sedere. Un po' prematuro, no? Me ne sono tornata a casa subito. In taxi». Claudia

«Ha acceso il suo pc per farmi vedere una cosa: il suo screensaver era una mia foto scaricata da Fb… e ci conoscevamo appena! Sono scappata via alla velocità della luce». Rachele

«Mi ha detto che il mio sedere non era abbastanza grande per i suoi gusti e di non essere sicuro di riuscire a eccitarsi con me». Silvia

«Nel bel mezzo del film ha risposto alla chiamata della sua - diciamo - ex e ha passato metà della serata fuori dal cinema a parlare con lei». Paola

«Mi ha portato al ristorante e mi ha comunicato che potevo ordinare solo dalla "pagina economica del menu". Quando abbiamo finito, mi ha chiesto se avevo voglia di andare a casa sua a vedere un film piratato». Tiziana

«Siccome sono di origini asiatiche, ha dedotto che mi piacesse il sushi, che guardassi i cartoni animati giapponesi e che fossi in grado di tradurre gli ideogrammi che si è fatto tatuare. Quando gli ho detto che i miei genitori sono cinesi e non giapponesi, mi ha risposto: "Vabbè, dai: Cina, Giappone, è tutta la stessa cosa!"». Mina