Con una gallery piena di foto della terza stagione, Lily Collins, star della serie Netflix Emily in Paris, ha annunciato l'avvio delle riprese della quarta. Che - e come potrebbe essere altrimenti - vedranno come sfondo la magica Parigi, la protagonista forse più importante di questo show che racconta le avventure di una ragazza americana nella Ville Lumière.

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Tra le vie parigine del quartiere latino o all'ombra dei monumenti più importanti della città la Emily di Lily Collins ha costruito, a partire dal 2020, anno di lancio dello show, una nuova vita. E tra abiti incredibili e plot twist degni di una commedia romantica, la serie è diventata un piccolo oggetto di culto non solo tra gli spettatori ma anche tra i viaggiatori internazionali, che hanno eletto Parigi a meta glamour e irrinunciabile (se possibile, più di prima) sulla scia del sogno raccontato dalla serie. Ed è qui, però, che nascono i problemi.

A Parigi, già nel 2023, erano spuntati diversi graffiti sparsi nei punti nevralgici delle riprese, indirizzati a Emily ma soprattutto ai turisti invadenti che, nel giro di 4 anni, hanno preso di mira le location più iconiche della serie come Place de l’Estrapade, nel quartiere latino, dove la protagonista vive. I graffiti contro Emily si sono moltiplicati nel corso dei mesi - vanno da «Emily vai via!» a «Emily non sei la benvenuta» - toccando l'apice proprio nei giorni scorsi in cui le riprese della quarta (e, si vocifera, ultima) stagione sono iniziate.

La vita di Emily, tra look griffati, cene da sogno ed esperienze da mille e una notte, ha trasformato il sogno parigino in una serie tv: l'invasione dei turisti stranieri, che anziché visitare i punti più turistici della città vanno a caccia delle location viste sul piccolo schermo anche se questo comporta intrufolarsi in quartieri residenziali e non battute dal turismo più massiccio, ha portato i locals a protestare contro la mercificazione degli angoli più intimi e meno conosciuti della città. Anche i quotidiani francesi come Le Monde hanno ribadito, più di una volta, che Parigi non appartiene ai turisti, soprattutto a quelli che credono di avere davanti una telecamera come Lily Collins mentre gira Emily in Paris.

La rappresentazione irrealistica della vita parigina, città spesso sferzata da proteste e scontri per cause sociali e non sempre luccicante come mostra la tv, sta creando quella che gli esperti chiamano Paris Syndrome, ovvero la falsa idea che vivere nella capitale francese equivalga a fare la vita - costosissima e sopra le righe - di Emily Cooper. Le proteste, ora che le riprese della quarta stagione sono entrate nel vivo, sono destinate a diventare sempre più dure.