E così oggi abbiamo ascoltato in anteprima le 26 (ventisei!!!) canzoni del Festival di Sanremo 2021, che sarà dal 2 al 6 marzo. «Me ne sono arrivate 300 e ho sfrondato fino ad arrivare a 30. Lì la scelta è stata davvero difficile», ha raccontato oggi il direttore artistico Amadeus in conferenza stampa. «Mi rendo conto che lo spettacolo sarà lunghetto, ma spero che tutti avrete voglia di fare l’1 e mezza di notte con me».

Insomma, siamo tutti avvisati: anche se quest’anno il Festival sarà in versione semi digitale, la lunghezza sarà del tutto reale. Le canzoni, dicevo. Il pubblico e gli artisti di riferimento sono i millennial, tant’è vero che l’età media dei cantanti, esclusi l’outsider Orietta Berti (77 anni) e i ragazzi delll’Extraliscio (vanno dai 51 ai 72), dicevo l’età media è 34 anni. Il tema più cantato non sono il lockdown, la pandemia, la morte imminente, i nonni che non ci sono più, ma l’amore preferibilmente sofferto. Perché dopo un anno che siamo chiusi in casa ci viene in mente di parlar solo d’amore, lo sa solo Amadeus. Ha detto che i pezzi che cantavano della nostra difficile situazione non li aveva trovati validi, hence la scelta dell’amore. Del resto, dice lui, sono tutti ragazzi giovani: di che devono parlare se non di love love love? John Lennon aveva 31 anni quando ha scritto Imagine, ma questo è il Festival di Sanremo, intrattenimento puro, quindi evviva l’amore sofferto. Difficile farsi un’idea di una canzone a un primo ascolto, ma io ci ho provato lo stesso, segnando per ciascuno la frase karaoke, quella che quando guarderemo lo spettacolo saremo lì a canticchiare. In alcuni casi ho dato dei voti veri, in numeri: l’ho fatto solo per le canzoni che considero molto meritevoli. Anche se il vincitore del Festival di Sanremo 2021 esiste già: è Dario Faini, 44 anni, musicista, produttore, compositore, creatore di successi (da Riccione a Pamplona, passando per Soldi), che ha firmato la musica di 5 pezzi su 26. Bravo Dario, l’anno prossimo lo fai tu il direttore artistico e facciamo prima?

Aiello – “Ora”

Voto: Masini dove sei.

Esisterà di sicuro qualche motivo sociologico per cui i cantanti millennial nelle loro canzoni citano farmaci antidolorifici (Aiello l’ibuprofone e Calcutta lo sappiamo), mentre quelli della generazione X cantavano acido acida e quelli degli Anni 60 inneggiavano all’eroina e alla cocaina, ma lasciamolo appunto ai sociologi. Quel che conta è che Aiello ha fatto una bella canzone pop, una specie di Masini moderno (Masini non si tocca, capito?).

Frase karaoke: “quella notte io e te sesso e ibuprofene”.

Tema: amore sofferto.

Annalisa – “Dieci”

Voto: riproviamoci, perché non l’ho sentita bene.

Da quel che ho capito, parla di una storia d’amore che non finisce, con loro che si lasciano tipo dieci ultime volte. C’è della sofferenza, c’è tanta sofferenza. Con i violini si soffrirà ancora di più. La canzone però fatico a sentirla. Ci riproviamo?

Frase karaoke: “e forse non ritorno in me”.

Tema: amore sofferto.

Arisa – “Potevi fare di più”

Voto: come canta Arisa, nessuno.

Cominciamo con il dire che questa canzone l’ha scritta Gigi D’Alessio, quindi tutti muti. Poi posso dire che Arisa si inerpica su così tanti cambi di tonalità che ne ho perso il conto. Peccato che non ci sarà il pubblico a tributarle la giusta standing ovation.

Frase karaoke: cioè tu credi di poter riuscire a cantare un testo che canta Arisa? Yeah, right.

Tema: amore sofferto. Frase clou: “Torno a casa e fa festa solamente il mio cane”. Arisa, amica, vieni qui a sederti accanto a me.

Bugo – “E invece sì”

Voto: Morgan chi?

Con Bugo è scattato subito il karaoke, cosa che nel mio personale (e deviato) modo di pensare, significa che la canzone avrà successo. Ha un’eco Anni 60, e sì: sarà il riscatto di Bugo a Sanremo e forse ci dimenticheremo del video di Morgan su YouTube (non succederà mai, è stato il più visto del 2020).

Frase karaoke: “voglio immaginarmi che non ho sbagliato, e che il paradiso è il mio supermercato”.

Tema: qualcosa che ci fa dimenticare Morgan.


Colapesce e Dimartino – “Musica leggerissima”

Voto: 10. Vincono?

Battisti, fortissimamente Battisti. Non a caso, i due sono della Numero Uno, storica etichetta di Battisti e Mogol, da poco rinata e in mano alla discografica più cool del momento, quella Sara Potente che portò Mahmood al trionfo con Soldi due anni fa. Potrebbero essere la classica rivelazione indie che vince il banco. Comunque vincerà in radio.

Frase karaoke: “metti un po’ di musica leggera perché ho voglia di niente”.

Tema: qualcosa con la musica.


Coma_Cose – “Fiamme negli occhi” 


Voto: operazione Nostalgia. Vincono?

Una grancassa che picchia di brutto, voce e sonorità che si rifanno all’indie pop degli Anni 90 (leggi i Soon di Odette Di Maio), forse saranno l’indie che si prenderà il palco di Sanremo e le radio. L’insieme è grazioso.

Frase karaoke: “se mi guardi mi bruci”.

Tema: non ho capito bene, ero troppo impegnata a pensare a Odette Di Maio.

Ermal Meta – “Un milione di cose da dirti”


Voto: dove sei Ermal?

Una ballata che parla d’amore. Un po’ sofferta. Forse un filino noiosetta. Diciamo che il fantastico Ermal di Odio le favole (“ti manco e non lo so, mi manchi e non lo sai”) del 2016 qui l’ho sentito poco, ma di sicuro sono io che sbaglio.

Frase karaoke: “ho un milione di cose da dirti ma non dico niente”.

Tema: amore sofferto.

Extraliscio feat Davide Toffolo "Bianca Luce Nera" 


Voto: bello, ma non ci vivrei.

Questo ensemble, fortissimamente voluto da Amadeus (ha detto che il cantante non ha dormito una settimana dopo che Amadeus gli ha dato la notizia) probabilmente sarà lo Stato Sociale di quest’anno: un po’ folk, un po’ guerrilla. Come dici? Quest’anno a Sanremo c’è lo Stato Sociale, quello vero? Quindi come facciamo?

Frase karaoke: “seguo la tua luce bianca, seguo la tua luce nera”

Tema: non ho capito, però con una canzone che comincia con la frase "Bianca come la neve”, io penso penso alla droga. Mi sbaglierò.

Fasma "Parlami"


Voto: non saprei.

Una delle poche canzoni con l’autotune. Poi non riesco a dire nient’altro. Sarò io.

Frase karaoke: “parlami parlami, dai ti prego tu parlami”.

Tema: amore sofferto.

Renga - Quando trovo te 


Voto: scansatevi tutti.

Quella di Renga è una delle cinque canzoni scritte da Dario Faini aka Dardust. Diversa dai soliti pezzi che canta Renga, è una canzone molto tecnica, molto ricca, con tanto di gorgheggio finale tipo Tarzan che in altri tempi avrebbe tirato giù l’Ariston.

Frase karaoke: ma scordati proprio di poter fare karaoke su questa canzone.

Tema: l’amore bello. Ha la frase più hot del festival, ovvero: “quando resta sulle mani il tuo profumo”.

Fulminacci - Santa Marinella

Voto: 10

Fulminacci + chitarra + arrangiamento di violini = canzone che spacca in radio. Sì, io amo molto Fulminacci, quindi forse sono di parte. Al primo ritornello, mi era già partito il karaoke sotto la Ffp2

Frase karaoke: “voglio solamente diventare deficiente e farmi male, citofonare e poi scappare”.

Tema: un inno all’essere giovani e stupidi al mare, sarà bello ascoltarla d’estate.

Gaia – “Cuore amaro” 


Voto: piccole Rosalie crescono.

Questo brano ricorda una qualsiasi canzone di Rosalia, la star spagnola che mixa il flamenco moderno con l’hip hop. Una star italiana che canta un ritmo del sud della Spagna negli Stati Uniti sarebbe accusata di appropriazione culturale, cosa di cui peraltro è stata accusata la stessa Rosalia perché canta flamenco pur essendo catalana. Detto questo, chi lo sa, magari in radio va.

Frase karaoke: non ho capito bene era tutto sussurrato…

Tema: vedi sopra.

Ghemon – “Momento perfetto” 


Voto: applausi.

Ghemon porta la canzone più raffinata sul palco di Sanremo e sono certa che l’orchestra sarà contentissima di suonarla dopo aver dovuto cimentarsi in brani, come dire, meno, meno, meno… costruiti.

Frase karaoke: Ghemon canta in controtempo, cosa vuoi fare karaoke, dai su un po’.

Tema: un roba sul fatto che è il suo momento. Te lo auguriamo Ghemon!

Gio Evan – “Arnica” 


Voto: risentiamola.

Ho intervistato Gio anni fa, è un poeta che lascia in giro le poesie minime sui post, ha girato il mondo a piedi e ha vissuto per strada in India. È un ragazzo insolito e geniale. Questa canzone non mi è arrivata, ma è di certo colpa mia.

Frase karaoke: “l’ansia di non fare in tempo coi regali di natale”.

Tema: non ho capito.

Irama – “La genesi del tuo colore”

Voto: devo proprio?

Ecco la seconda canzone scritta da Dardust a Sanremo, che qui è riuscito nel difficile compito di coniugare i due ritmi più ignoranti che esistono (il reggaeton e la dance) creando un pezzo per me inascoltabile che sono certa andrà molto bene su Spotify e in radio. Per fortuna mio figlio di 9 anni ha cominciato ad ascoltare i Metallica, così questo pezzo non entrerà nella mia playlist come invece fece Mediterranea. Un pensiero affettuoso all’orchestra del Festival che sarà alle prese con l’unz-unz.

Frase karaoke: non scherziamo, su.

Tema: che tema?

La rappresentante di lista – “Amare”


Voto: potrebbe vincere.

Una canzone da fuoriclasse, che spacca moltissimo e che potrebbe essere la seconda sorpresa indie di Sanremo, dopo Colapesce Dimartino. La musica è di Dardust, solo che qui, a differenza di quanto fatto con Irama, ha creato un pezzo dance sofisticato. Significa essere bravi.

Frase karaoke: “amare senza avere tanto urlare dopo avere pianto”.

Tema: amore bello.

Lo Stato Sociale – “Combat pop”

Voto: Sanremo che poga.

Un po’ rock, un po’ punk, piacerà ai boomer, piacerà ai bambini e prenderà il palco del festival con un pogo indiavolato. Scommettiamo?

Frase karaoke: “ma… ma che senso ha” (non lo dico io, è una frase della canzone)

Tema: far pogare i vecchi e i bambini.

Madame – “Voce”

Voto: benvenuta.

La Madame a 19 anni arriva sul palco del festival con la quarta canzone scritta da Dardust in questa edizione, e canta un pezzo lughissimo, pieno di parole e di poesia. Vedi alla voce essere di talento.

Frase karaoke: ma no, lascia stare, cosa vuoi fare karaoke.

Tema: la ricerca della propria identità.

Malika Ayane – “Ti piaci così”

Voto: bel ritornello.

Base elettronica, ritornello cantato all’infinito, un pezzo catchy e facile. Ad Amadeus piace molto, a me così così. Ma pronta a cambiare idea.

Frase karaoke: “e ti pia, e ti pia, e ti piace sì”.

Tema: non saprei.

Maneskin – “Zitti e buoni”

Voto: sono cresciuti!

Con i Maneskin sul palco arriva un po’ di sano rock, una parolaccia (la prima sentita fino ad ora) e quattro ragazzi che sono cresciuti e suonano bene. Citano il rock classico, hanno vent’anni e se lo possono permettere. Lui bella voce, prevedo reggiseni sul palco. Ah no.

Frase karaoke: “sono fuori di testa ma diverso da loro, e tu sei fuori di testa ma diversa da loro”.

Tema: un canto generazionale contro i boomer.

Max Gazzè e la Trifluoperazina Monstery Band – “Il farmacista”


Voto: ciao Max.

Comincia con una citazione del film Frankenstein Junior questo divertissement a base di nomi di farmaci con una linea di basso pazzesca (tipico di Gazzè) e che, a dir la verità, poteva anche essere un pochetto più corta. Detto questo: che pezzone.

Frase karaoke: “io ho la soluzione (si può fare!)”.

Tema: i farmaci, quelli buoni.

Francesca Michielin e Fedez – “Chiamami per nome”


Voto: il collettivo scrivente non sempre funziona.

Forse qualcosa non ha funzionato in questa unione, perché per scrivere il testo ci sono volute 6 persone, tra cui Mahmood. E visto che il risultato sono frasi in rima baciata tipo “le mie scuse erano mille, mille e nel cuore sento, spille spille”, oppure "in fondo qui sull’erba siamo mille, mille; sento tutto sulla pelle, pelle”, un dubbio mi viene. Poi oh: magari sono io che non colgo la poesia. Risentiamola sul palco e poi vediamo.

Frase karaoke: qualcosa con spille, pelle, mille…

Tema: amore, credo. Ma chiediamolo ai 6 autori.

Noemi – “Glicine”


Voto: daje Noemi.

Noemi ha di sicuro una delle voci più belle di questo Sanremo, in più canta un pezzo scritto da Dardust. È una bella ballata che cresce e cresce e alla fine finisci per amarla. Che sia la volta buona?

Frase karaoke: “parla parla parla parla con me”.

Tema: amore sofferto (anche qua!).

Orietta Berti – “Quando ti sei innamorato” 


Voto: operazione Nilla Pizzi.

La storia è così: Amadeus stima molto Orietta Berti, le ha chiesto di fargli sentire delle canzoni e poi l’ha scelta per Sanremo. Motivo? Voleva una bella canzone d’amore per quelli che sono sposati da 50 anni e che guardano il festival. La vedrei bene come colonna sonora di un film di Wong Kar-wai, tipo In the modo for love. Standing ovation assicurata, con tanto di vibrato sui violini nel finale.

Frase karaoke: “quando ti sei innamorato, perduto da allora niente è cambiato”.

Tema: l’amore che dura.

Random – Torno a te


Voto: bravo.

Randon sa cantare! Il pezzo ha un ritornello potente che farà benissimo.

Frase karaoke: “quando giri intorno a me sai non mi sembra vero”.

Tema: amore.

Willie Peyote – “Mai dire mai (La locura)” 


Voto: wow. Vince?

Base electro con un inizio con una citazione della serie di culto Boris (“Questa è l'Italia del futuro: un paese di musichette mentre fuori c'è la morte”) per un pezzo che rischia di vincere il Festival (lo so, ormai non mi credi più). Willie Peyote si conferma il migliore erede dell’electro sound impegnato torinese dei Subsonica. Bravo, è un pezzo di cuore. Preparati: la canteremo tutti.

Frase karaoke: “siamo giovani affamati, siamo schiavi dell’hype, non si vendono più i dischi tanto c’è Spotify”.

Tema: aspra critica alla società contemporanea.