Negli ultimi giorni Woody Allen è stato al centro delle polemiche dopo la lettera aperta scritta da sua figlia, Dylan Farrow, ora 28enne. Oggi il suo avvocato si è presentato alla NBC per parlare delle pesanti accuse rivolte al divo di Hollywood.

«La reazione (di Allen, ndr) è di incredibile tristezza per quello che è successo a Dylan», ha dichiarato Abramowitz. «Era solo una pedina nel mezzo della lite tra lui e Mia Farrow, anni fa, e l’idea di essere stata molestata gli è stata messa in testa da sua madre».

Nel 1993, infatti, l’attrice aveva ottenuto la custodia della bambina dopo una pesante lite in cui il regista era stato accusato di aver abusato di lei, accuse che erano state considerate infondate.

«Quel ricordo non svanirà mai», ha continuato l’avvocato. «Quindi il fatto che (Dylan, ndr) ne stia parlando adesso, di una cosa che è successa 20 anni fa, è del tutto comprensibile».

Allen non è mai stato arrestato, né processato per aver commesso alcun crimine. Sempre secondo l’avvocato, tuttavia, la giovane Farrow non starebbe mentendo.

«Il mio parere è che non sta dicendo una bugia. Io penso che lei creda davvero che questa cosa sia successa. Ecco dov’è la fregatura. Quando tu inculchi una storia del genere nella testa di una bambina di 7 anni, questa storia resta lì per sempre. Non se ne andrà mai», ha concluso.

Nel frattempo, il regista ha ricevuto il Cecil B. DeMille Award alla 71°edizione dei Golden Globes.

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