Simone Rocha è cresciuta nel fashion business, con dei genitori entrambi impiegati nell’alta sartoria.

La stilista frequentava già le sfilate di moda prima ancora di imparare a parlare o a camminare.

«Vedo sfilate da quando sono nata, letteralmente», ha spiegato ridendo al quotidiano inglese The Independent.

«E all’età di 11 anni ho iniziato a lavorarci. A 14 facevo l’assistente, e fino a 17 anni ho lavorato con mia madre e mio padre. Poi sono andata al college».

Nonostante una carriera nella moda fosse la scelta più ovvia per la Rocha, inizialmente suo padre non ne era del tutto convinto.

«I miei genitori, soprattutto mio padre John, non volevano che lavorassi nel fashion business. Sanno quanto può essere difficile», ha aggiunto.

«Poi però mio padre mi ha detto: “Bene, se proprio lo vuoi fare, allora devi prepararti nel modo migliore possibile”, e mi ha mandato a studiare alla Central Saint Martins di Londra con il professore Louise Wilson».

«Inizialmente non credevo nemmeno che mi avrebbero presa, ma ho comunque inviato la mia candidatura. Essere ammessa a quel corso mi ha cambiato la vita».

Dal suo debutto alla London Fashion Week avvenuto nel 2011, la carriera di Simone ha letteralmente preso il volo. Di recente la designer ha unito le forze con il marchio di denim J Brand per creare una capsule collection.

Nonostante non fosse inizialmente interessata al tessuto jeans, la Rocha ha saputo creare una collezione contemporanea e originale.

«Una delle prime domande che il team di J Brand mi ha fatto è stata qual è il mio stile di jeans preferito. Siccome non volevo mentire, ho detto loro la verità, e cioè che non ne avevo uno in particolare», ha dichiarato in proposito.

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