Prosegue la controversa vicenda di Amanda Bynes, ricoverata in ospedale psichiatrico per la seconda volta all’inizio di ottobre a causa di alcuni comportamenti «sopra le righe».

Inizialmente la permanenza in clinica sarebbe dovuta durare 17 giorni, ma secondo TMZ i medici della struttura hanno ritenuto opportuno estendere il ricovero per un altro mese.

Pare che il giudice abbia acconsentito a trattenere la ragazza in ospedale a causa delle sue condizioni «difficili e incerte».

Dopo un periodo di quiete trascorso sotto la sovrintendenza dei genitori, la Bynes aveva iniziato a dare i primi segni di una ricaduta circa un mese fa, quando era stata arrestata per guida in stato di ebbrezza. In seguito era inoltre stata accusata di taccheggio, e aveva calunniato il padre su Twitter accusandolo di abusi sessuali nei suoi confronti.

La preoccupazione dei fan era poi cresciuta quando la star aveva cancellato tutti i precedenti post negandone la veridicità, attribuendo le dichiarazioni ad un microchip installato nel suo cervello.

Pare che i medici stiano cercando di ottenere dal tribunale il consenso a trattenere la Bynes in clinica per almeno 12 mesi, periodo in cui avrebbero la possibilità di farle seguire una terapia mirata.

Questo genere di ricoveri a lungo termine sono solitamente destinati agli individui «gravemente compromessi a causa di disturbi mentali o alcolismo cronico».

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