Dopo la pubblicazione del video in cui la principessa Kate ha raccontato di avere un cancro, alcuni portavoce del servizio sanitario britannico e l'associazione Macmillan Cancer Support, tra i più importanti enti britannici a occuparsi di sostegno dei pazienti oncologici, hanno fatto sapere che le parole della futura regina «salveranno molte vite». E questo perché, dati alla mano, dopo l'annuncio del tumore di Kate migliaia di persone hanno deciso di visitare le pagine dedicate sui siti ufficiali, con picchi di 200 mila visite sul sito della Cancer Research UK nelle ore successive alla diffusione del video. Un interesse che, secondo gli esperti, spingerà migliaia di persone a prenotare visite di controllo e di prevenzione.

Ed è un bene: ricerche recenti hanno mostrato quanto le diagnosi di tumore tra gli under 50, in particolare quelle di cancro al colon-retto, siano in netto aumento. Presentandosi con sintomi aspecifici che richiamano una semplice influenza intestinale, questi tumori rimangono celati a lungo riducendo la possibilità di diagnosi precoce. Secondo i dati di Annals of Oncology, nel 2024 si prevede un picco di diagnosi nella fascia 25-49 anni soprattutto nel Regno Unito: il video di Kate e la sua malattia, proprio rispetto a questi dati, non hanno sorpreso gli esperti, già preparati all'eventualità di questa triste proliferazione di casi.

Quindi le celebrità (e i reali) possono davvero influenzare le masse

Alla scoperta del tumore di re Carlo, diagnosticato dopo controlli di routine alla prostata, noi di Cosmopolitan ci eravamo già chiesti fin dove potesse arrivare il potere di influenza della famiglia reale. All'epoca della malattia di Kate Middleton non si sapeva nulla e molti esperti continuavano a insistere affinché si esponesse pubblicamente proprio per sensibilizzare su temi importanti e su malattie non sempre al centro del dibattito pubblico. Anche l'annuncio del tumore di re Carlo aveva generato una ricerca simile a quella nata dal video di Kate, segno che, in effetti, parlare ad alta voce di certe patologie spinge molte persone a fare dei controlli, prevenzione che spesso può davvero salvare la vita, soprattutto se avviene nelle fasi iniziali della malattia.

Il caso di Kate è emblematico: non importa quale cancro l'abbia colpita - Kensington Palace ha mantenuto il più stretto riserbo sulla questione - ciò che conta davvero è che parlandone apertamente può ispirare migliaia di persone a indagare questioni di salute irrisolte o sintomi ambigui.