Ex marito di Katy Perry, comico e attore di successo, Russell Brand (comparso in film come Assassinio sul Nilo) rischia la fine della sua carriera e anche di più. Nelle ultime ore il 48enne è stato infatti accusato di stupro, violenza sessuale, abuso fisico ed emotivo da parte di diverse donne, che hanno deciso di raccontare la loro verità all’interno della serie di documentari investigativi di Channel 4 Dispatches.

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Secondo quanto riportato dalle vittime gli stupri subiti sarebbero accaduti tra il 2006 e il 2013, ovvero durante il periodo in cui il comico lavorava per BBC Radio 2 e Channel 4.

Una vicenda approfondita anche da un articolo del Times dove si riporta come il primo episodio sarebbe avvenuto quando la vittima aveva solo 16 anni. I racconti dettagliati delle donne sembrano confermare un iter piuttosto consolidato da parte dell’ex di marito di Katy Perry, il quale si sarebbe sempre fatto forte della propria fama per zittire le sue vittime, le quali oggi hanno però deciso di parlare scatenando fermento intorno all'attore. Lui, per la cronaca, si è dichiarato innocente in un recente video pubblicato sui suoi canali social dove ha sostenuto di essere vittima di un «attacco coordinato».

«Come ho scritto nei miei libri, ero molto, molto promiscuo in quel periodo», ha affermato Russell confermando sì di avere avuto un passato molto leggero, ma anche di non essere mai andato oltre. «Durante il periodo della promiscuità, i rapporti erano sempre consensuali», ha sottolineato il comico, che in passato però aveva già ricevuto accuse simili dalla sua ex fidanzata Jordan Martin, la quale nel libro del 2014 Not: Entanglement with a Celebrity lo aveva accusato di aver abusato di lei fisicamente ed emotivamente durante i sei mesi che avevano trascorso insieme.