Aurora Ramazzotti non ha mai nascosto di aver attraversato periodi difficili in adolescenza per il rapporto turbolento con il suo corpo. La conduttrice ha trasformato questo disagio in un argomento di discussione sui social, dove da qualche anno la figlia di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti parla spesso di salute mentale, sdoganando alcuni dei tabù ancora più diffusi, raccontando il suo percorso di accettazione e di terapia che ha intrapreso e continua a portare avanti.

Con la nascita di Cesare Augusto, il figlio avuto dal fidanzato Goffredo Cerza (Kingcerz su Instagram), ovviamente il corpo di Aurora Ramazzotti è cambiato e il percorso è passato anche dai social. Aurora ha raccontato mese per mese la trasformazione da giovane adulta a mamma, senza edulcorare l'esperienza come spesso succede, e rimanendo sempre ancorata alla realtà e alle sue sensazioni, anche nei momenti di difficoltà, fino alla nascita del primogenito Cesare.

Dal momento del parto, Aurora Ramazzotti non è stata presente sui social come un tempo, e ha deciso di godersi a pieno le prime settimane con il piccolo Cesare tenendo aggiornati i suoi follower con qualche post e poche storie. Fino a domenica 23 aprile, quando ha pubblicato alcune fotografie che la ritraggono mentre si fotografa serena allo specchio, con il pancione che resta dopo il parto. Ad accompagnare gli scatti una dedica a se stessa che inizia così: «A due anni inizi a riconoscere la tua immagine riflessa nello specchio e da quel momento in poi con quella superficie riflettente comincia una vera e propria relazione, tra le più durature della tua vita».

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Una ragazza sempre in lotta con lo specchio, che come tantissime ragazze e ragazzi lottano tutti i giorni con la propria immagine riflessa, perché «non importava quanto mi mettessi d’impegno a fare in modo che la luce riflettesse diversamente sul mio volto, sul mio ventre, sui disegni tracciati dalla vita sulla mia pelle. C’era qualcosa che doveva cambiare dentro, dove nessuno potrà mai vedere». Un rapporto ancora difficile per alcuni versi, ma in cui, afferma Aurora, «oggi non gioco più a evitare quell’immagine riflessa, oggi passo tanto tempo ad osservarla. Mi racconta vita, mi ricorda dove sono stata e mi permette di immaginare dove andrò. Forse non sarà così per sempre, ma ora più che mai ho imparato ad amarla. Nei giorni “no” anziché voltarmi la fisso dritta nei suoi più severi giudici, ci prendiamo a pugni un po’ e poi torniamo ad accarezzarci e mi ricordo che in fondo poverina può solo mostrarmi l’involucro di me, io sono tutt’altro».