Con un comunicato stampa firmato dalle donne della sua vita, l’ex Demi Moore, la moglie Emma e le cinque figlie, è stata annunciato al mondo intero la nuova sfida di Bruce Willis. All’attore, che il mese prossimo compirà 68 anni, è stata diagnosticata la demenza frontotemporale, una malattia che colpisce principalmente la parte frontale e laterale del cervello e causa disfunzioni del comportamento, della personalità, del linguaggio e del movimento. Lo scorso marzo era stato confermato il suo addio al cinema dopo 70 film all'attivo, a causa dell’afasia, un disturbo caratterizzato da un'alterazione della capacità di esprimersi e comprendere, ma il quadro clinico è stato completato solo ora ed è molto più complesso. Sono almeno tre anni che Bruce Willis combatte contro un declino cognitivo sempre più chiaro a registi, colleghi e produzioni dei suoi ultimi film.

instagramView full post on Instagram

A raccontarlo il Daily Mail, che ricostruisce le difficoltà incontrate sul set da Bruce negli ultimi anni, dai problemi a maneggiare armi alla memorizzazione delle battute passando per i momenti di smarrimento in cui chiedeva agli altri dove fosse e perché fosse lì. «I registi sono stati costretti a ridurre i suoi ruoli», scrive il tabloid, «e le produzioni ad assicurarsi che le riprese delle sue parti durassero al massimo due giorni, di cui spesso lavorava solo per quattro ore a causa del suo peggioramento della salute».

Nel suo ultimo film, White Elephant, uscito nel giugno 2022 è stato chiaro a tutti che Willis non avrebbe più potuto lavorare a causa dei continui momenti di confusione in cui non sapeva spiegarsi il perché della sua presenza sul set. Un membro della troupe ha spiegato al Daily che l'obiettivo di tutti era di non farlo sembrare «ridicolo» ma credibile nel ruolo e di non fargli fare una brutta figura. «Qualcuno gli dava una battuta e lui non capiva cosa significasse. Era come un burattino», ha ricordato un altro collaboratore al Los Angeles Times.

I primi segnali però sono iniziati ad emergere molto prima. Dal 2019, durante le riprese l'attore veniva seguito giorno e notte dal suo assistente di lunga data Stephen J. Eads e senza auricolari non riusciva a ricordare le battute. In Hard Kill, uscito nel 2020, dopo una serie di errori con una pistola caricata a salve, la produzione si sarebbe assicurata «che nessuno fosse sulla linea di fuoco quando maneggiava armi», scrive il LA Times. Nella pellicola Bruce appare per sette minuti in seguito ai necessari rimaneggiamenti della sceneggiatura per mascherare i suoi errori e limitare la sua presenza.

E così anche per Out of Death (2021) con le sue battute tagliate, l'uso massiccio di controfigure e solo due giorni di lavoro sul set. Idem per Wrong Place (2022) e Paradise City (2022) al fianco di John Travolta. «Sembrava così perso ma ha sempre fatto del suo meglio», ha detto un addetto ai lavori al quotidiano di Los Angeles, ricordando la sua passione infinita per un lavoro che amava più di tutto. Oggi al suo fianco ci sono le «donne Willis/Moore» e non potrebbe essere più al sicuro.