Il dibattito sui nepo baby continua a vele spiegate. Da quando Vittoria Ceretti ha lanciato il sasso, colto subito dal New York Magazine, i "figli di" non se la passano bene: invitati a dire la propria sull’argomento, a giustificare carriera e traguardi e a beccarsi qualche occhiataccia in più ad ogni nuova conquista, c'è chi ha deciso di cavalcare l'onda e prenderla con filosofia come Hailey Bieber e l'ormai iconica maglietta o chi se l'è legata al dito e ha tirato fuori gli artigli come Eve Hewson, figlia di Bono Vox. E Kaia Gerber che ne pensa?

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Kaia, bellissima come mamma Cindy Crawford ne ha ricalcato le orme nel fashion biz e ad oggi è una delle modelle più apprezzate del panorama. Merito del talento, di madre natura o del suo cognome? La fidanzata di Austin Butler ha risposto alla spinosa domanda dalle pagine della rivista Elle. «Non negherò il privilegio che ho», ha dichiarato Miss Gerber ammettendo di essere tra i fortunati che si sono visti aprire determinate porte grazie al proprio albero genealogico e hanno potuto contare su un sostegno economico importante e una rete di conoscenze di alto livello. La top però limita la sua «fortuna» a «un'ottima fonte di informazioni e qualcuno che mi dà ottimi consigli».

Riferendosi all’influenza della madre nel sistema, la 21enne lascia intendere che Cindy non avrebbe abbastanza potere per “imporre” la figlia alle grandi maison. «Mia madre diceva sempre scherzando 'Se potessi chiamare e prenotare una campagna di Chanel, sarebbe per me e non per te'», ha detto Kaia, riconoscendo però che grazie alla madre, una delle modelle icona degli anni 90, è stata in grado di incontrare e conoscere «persone fantastiche con cui ora posso lavorare».

«Nessun artista sacrificherà la propria visione per il figlio di qualcuno. Non è così che si fa arte, e quello che mi interessa è l'arte», ha specificato poi la 21enne tornando sul tema delle spintarelle. Una fama che Kaia ha intenzione di usare per veicolare i messaggi che le stanno a cuore, anche e soprattutto sui social. «Quando vedo persone che non usano la propria piattaforma al massimo, rimango basita. Non mi aspetto che tutti abbiano le stesse opinioni sulle cose, ma penso che si possa fare così tanto bene», ha detto sottolineando le potenzialità di un cognome famoso per lanciare messaggi importanti, «Ho visto in prima persona che in realtà puoi fare la differenza. Puoi cambiare la vita delle persone e non cogliere questa opportunità significherebbe essere sciocco e non fare in modo che ne valga la pena per me».

Spintarella o meno, oggi Kaia è tra le modelle più richieste e questo è un dato di fatto. Grazie alla pandemia trascorsa con la sua famiglia ha riscritto le priorità tradotto meno viaggi più tempo da dedicare agli affetti perché «La mia vita personale e la mia salute mentale non sono più cose a cui sono disposto a rinunciare per il mio lavoro». Family First a tutto tondo.