Vedere insieme Aurora Ramazzotti e Michelle Hunziker in occasione della finale di All togheter now vinta da Giacomo Voli, con la figlia della showgirl ed Eros Ramazzotti alle prese con un inatteso duetto insieme a Rita Pavone sulle note della canzone (You make me feel like) A natural woman, scalda il cuore, poiché il duo composto dalla presentatrice di origini svizzere e la “neo Iena” è affiatato e si vuole un bene dell’anima.

Nonostante viva da sola da qualche tempo la 25enne ama la sua famiglia e in occasione delle imminenti feste di Natale si riunirà intorno a una maxi tavolata con mamma Michelle, Tomaso Trussardi e le sorelle Celeste e Sole. Benché ogni scusa sia buona per trascorrere un po’ di tempo con le persone più care, Aurora ha ammesso di non essere una grande appassionata del 25 dicembre, dello spacchettamento selvaggio, delle lucine a intermittenza e delle case addobbate a festa ricolme di ghirlande e decorazioni “in stile Mamma ho perso l’aereo”, rivelando di essere molto più affine al mood del Grinch che a quello baldanzoso di un NonSoChi. «Non lo amo», ha raccontato Aurora Ramazzotti durante una puntata di Blue Chats, un programma da lei condotto dove si parla con estrema sincerità e senza alcun tipo di tabù di un tema caldo come la salute mentale giovanile.

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Gli esperti la chiamano la “Holiday Blues” ed è quella sensazione di estrema tristezza e profonda malinconia che attanaglia molte persone nel periodo delle feste natalizie le quali, invece che venire pervase dalla gioia che spesso porta con s’è il Natale, si sentono inondare da un sentimento di vuoto, solitudine e inquietudine. Ebbene sì, ci sono persone che nel leggere che la notte del 24 dicembre su Italia 1 mandano in onda per la milionesima volta la replica di Una poltrona per due non saltellano sul divano, preferendo ai grandi classici del periodo natalizio qualcosa di diametralmente opposto come L’esorcista o Nightmare (ma non before Christmas).

Ma per quale motivo la figlia di Michelle non ama così tanto il Natale al punto da sentirsi pervadere dalla tristezza ogni volta che sul calendario vede avvicinarsi a grandi falcate la fatidica data del 25 dicembre? A svelarlo è stata la stessa Aurora Ramazzotti durante alcune Instagram story «L’ho sviluppata (la malinconia, ndr) in adolescenza, quando ho perso gli equilibri su cui barcollavano in bilico le mie certezze», ha spiegato la 25enne «Inizialmente la colpa la do alle mie aspettative. Avevo aspettative idilliache dovute alla perduta spensieratezza e gioia dell’infanzia che non riuscivo mai a incontrare, perché, appunto, la bambina che era in me sembrava sempre più lontana. Piano, piano la sensazione è diventata una tassa fissa, come una folata di vento che arriva puntuale ogni anno alla prima lucina appesa in alto. Ma non sono sempre riuscita a capirmi».

Sembra quindi che l’holiday blues provata oggi da Aurora non abbia niente a che fare con il presente (anche perché nella vita della ragazza va tutto a gonfie vele sia dal punto di vista lavorativo così come sentimentale visto che la sua storia d’amore con Goffredo Cerza prosegue senza intoppi) ma, al contrario, sia connessa con il passato e i bei ricordi di un tempo felice, spensierato e leggero che ora non c’è più, legato ai tempi in cui mamma Michelle e papà Eros erano ancora felicemente innamorati e la mattina di Natale si ritrovavano a fare colazione insieme per poi correre in salotto a scartare i doni lasciati durante la notte da Babbo Natale.

Una presa di coscienza che la ragazza ha impiegato parecchio tempo a comprendere e decifrare «Solo di recente ho avuto modo di capire perché mi sentissi così, parlando con persone che condividevano lo stesso malessere e che a loro volta provavano conforto nella consapevolezza di non essere sole», ha proseguito Aurora Ramazzotti (oggi testimonial Morellato), le cui parole possono essere di enorme conforto per chi, come lei, salterebbe a piè pari il periodo delle feste di Natale per risvegliarsi direttamente il 7 gennaio 2022, giusto in tempo per riporre l’albero e le decorazioni in cantina. «Oggi per me si è tutto intensificato perché so quanta gente soffre e quanto può far male sentirsi sbagliati perché qualcuno ha deciso che ci si debba sentire in un determinato modo».