Piccola nota storica per cominciare: i moti di Stonewall, la rivolta LGBTQ nel Greenwich Village di New York da cui era partita la liberalizzazione, sono stati nel 1969. 50 anni fa. Cioè mezzo secolo fa. Eppure, ci sono momenti in cui pensi che il tempo sia passato invano. Ariana Grande nei giorni scorsi è stata la protagonista, e la queen star, di un episodio che ha toccato il suo Sweetener World Tour.

Fuori da uno dei suoi concerti un tizio, con megafono alla mano e bandiera con il logo del Pride sbarrato, parlava ai passanti per manifestare il suo dissenso contro i diritto LGBTQI+. Un video che lo ritraeva nella sua campagna omofoba è stato pubblicato su Twitter e Ariana Grande lo ha intercettato. La star lo ha ritwittato e ha scritto qualcosa che te la farà amare di amore puro e incondizionato:

"Sono triste ma non sorpresa. Mi dispiace molto per chiunque dei miei fan lo abbia incrociato. Faremo del nostro meglio perché non accada di nuovo. Sono orgogliosa di voi perché non avete litigato né usato violenza. Non ne vale mai la pena. Gli auguriamo pace e un cuore sano".
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Ariana Grande, inoltre, dopo il primo tweet ha pensato di non avere espresso bene tutto quello che pensava e quindi sotto ha aggiunto alcuni commenti, tanto per tranquillizzare i fan e far capire che persone così vanno isolate nella loro grettitudine (e ignoranza). La mini (ma dal cuore grande) star ha scritto anche "È nettamente in inferiorità numerica. Voi tutti celebrate e amate" e "Lo troverete a fare i cori di Be Alright stanotte nel suo garage", per dare il suo tocco ironico.

Il riferimento alla sua canzone Be Alright è perché nel testo si parla delle battaglie per conquistare l'amore e di quante lacrime si perdano per averlo. Inoltre, ma questo a margine del discorso, Ariana Grande è sempre stata considerata una delle icone del movimento LGBTQI+ e questa sua considerazione sta anche all'origine del suo coinvolgimento sul tema Bisexual Lighting. Questa è una teoria circolante che vede in film, serie tv e video (compresi quelli di Ariana Grande) l'utilizzo di una luce particolare che vira dal blu al fucsia per mandare messaggi di inclusività alla comunità bisessuale. Qui ti raccontiamo tutta questa storia.

Intanto god job Ariana!