In una lunga intervista, l'attrice Alessandra Mastronardi ha annunciato le sue nozze con Giampaolo Sannino, dentista di origini salernitane quarantenne, per il prossimo giugno. Lo ha fatto confessando a Vanity Fair di aver ritrovato «il primo amore della sua vita», conosciuto 17 anni fa mentre girava la serie che l'ha portata al successo, ovvero I Cesaroni. La relazione, finita perché lui era molto diffidente nei confronti del mondo dello spettacolo in cui lei gravitava, è rifiorita a distanza di 15 anni dalla rottura e verrà consacrata da nozze che sembrano frutto di uno strano gioco del destino.

E proprio questa parola chiave, "destino", pare essere il filo rosso che li ha legati per tutto questo tempo, pur senza mai farli incrociare ufficialmente perché il timing non era mai quello giusto. Nell'intervista, Alessandra ha raccontato di aver sempre parlato del fidanzato alle amiche come di un amore mai dimenticato e di aver scoperto, alla ripresa della relazione, che lui aveva fatto lo stesso con i suoi: «Quando capisci di aver trovato l'uomo della tua vita», ha aggiunto «non puoi farci niente, devi solo cedere».

La storia di Alessandra Mastronardi e di Giampaolo sembra proprio la rivisitazione, in chiave moderna, di quel verso celeberrimo della canzone di Antonello Venditi "Amici mai": «Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano». Retorico per qualcuno, verità inossidabile per altri. Non si tratta solo di rimettersi con un ex, ma di vivere una vita intera lontani e poi di ritrovarsi in fasi completamente diverse, con altre relazioni importanti alle spalle, più anni addosso e un filo di maturità in più.

Mastronardi nell'intervista ha detto di non aver potuto fare altro che cedere alla forza di un amore che l'aveva inseguita per quasi due decenni, a cui aveva sempre pensato con malinconia, come se una forza altra, insondabile, avesse condotto lei e il suo primo amore nello stesso punto, questa volta al momento giusto. Ma è davvero così? Il fato può davvero fare la differenza a ricongiungere amori predestinati?

Il destino in amore esiste?

Secondo una teoria ben consolidata, esistono senz'altro delle persone con un forte destiny mindset, ovvero una predisposizione a interpretare segni o eventi in una chiave quasi mistica, che riconduce, appunto, al concetto di predestinazione. Parliamo di una serie di credenze che, soprattutto in amore, portano a leggere certe relazioni in una particolare accezione, dunque a romanticizzarle o meno: in questa chiave il concetto di amore predestinato, quel "The One", insomma, capace di incastrarsi perfettamente con l'altro, diventa una figura mitica da cercare tra milioni di persone.

Il confronto con un vecchio amore che pure rispecchiava bisogni, desideri e caratteristiche dell'amore perfetto, è però un'arma a doppio taglio: frustrazione, tristezza, malinconia e nostalgia possono ricoprire come una coltre tutte le nuove relazioni, anche quelle funzionali e potenzialmente durature. Pensare che esista un solo amore per ciascuno è senz'altro un concetto romantico ma solo se non preclude altre possibilità, se la vita scorre comunque, se si prova a far funzionare altre relazioni dandogli credito e fiducia.

La storia di Mastronardi insegna che il lieto fine può sì arrivare, ma dopo periodi o percorsi tumultuosi, dopo matrimoni e divorzi, dopo crisi e momenti di gioia vissuti con altri. Certi amori fanno giri immensi e poi ritornano quando devono tornare: che sia merito del destino o meno, conta solo come tutto finisce (e ricomincia).