Comunicare con gli altri in modo sincero è molto importante, soprattutto quando si tratta di scuse. Ma come capire se sono scuse non sincere o se la persona che ti trovi davanti ti sta chiedendo perdono con onestà? Spesso le persone si scusano in modo molto superficiale e tutto questo magari solo per evitare una discussione o la rottura di un rapporto. Sapersi scusare è un’arte che, se ‘maneggiata’ nel modo giusto, è in grado di convincere gli altri a dare nuova fiducia o una seconda possibilità, tamponando una situazione che sembrava essere ormai compromessa. Se al contrario però la persona che ci si trova davanti chiede perdono in modo falso e poco sincero, ecco che la situazione può precipitare in tempo zero, facendoti perdere la stima e il rispetto nei confronti dell’altro.

La differenza tra una scusa sincera e una ‘di facciata’ ha molto a che fare anche con il modo in cui viene formulata la frase. Se dopo il termine ‘scusa’ infatti si utilizzano ‘ma’ o ‘se’, ecco che il tuo interlocutore ha già iniziato con il piede sbagliato a chiederti perdono perché è sicuro che, all’interno della sua frase di scuse, sta già cercando un modo per giustificarsi o (addirittura) scaricare delle colpe su di te.

Come smascherare quindi una richiesta di perdono non sincera? Ecco le 12 scuse non sincere più comuni alle quali non devi credere (anche se vorresti).

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Le frasi che rivelano che le sue scuse non sono sincere

1. “Mi dispiace che tu.... Qui è il ‘tu’ a fare la differenza, poiché sposta l'attenzione sull’altra persona, e in questo caso potremmo non essere davanti a delle scuse ma anzi, al contrario, ad accuse velate dove si dice (più o meno velatamente) che la colpa è la tua. Frasi come “Mi dispiace che ti sei sentita ferita” o “Mi dispiace che tu pensi che abbia fatto qualcosa di sbagliato” lasciano intendere che il problema è stato causato da te. Eh no non ci si scusa così.

2. “Mi dispiace, ma.... Una frase che inizia in questo modo è decisamente molto fastidiosa al punto da indisporti (giustamente) non appena viene pronunciata, anche perché sai già che non porterà a nulla di buono. Dopo quel ‘ma’ infatti potrebbe esserci un “la maggior parte delle altre persone non avrebbe reagito in modo esagerato come hai fatto tu” o “non puoi aspettarti che...”, fino ad arrivare a “hai iniziato tu”.

3. “Stavo solo.... Scusarsi partendo da una giustificazione serve a minimizzare l’accaduto, una cosa questa che non va mai fatta quando si chiede perdono, poiché lascia intendere non solo che non si è compresa fino in fondo la gravità dell’accaduto, ma anche che si sta cercando di manipolare la realtà a proprio favore, inculcando nell’altro una versione distorta di ciò che è successo.

4. “Ho già detto / fatto…. Già solo leggendole è più che chiaro che questa scuse sono di tipo aggressivo. Cosa dire quindi davanti a una frase del tipo “Ho già detto che mi dispiace” o “Mi sono già scusato per questo un milione di volte”? Niente, se non che probabilmente quelle scuse non sono state fatte nel modo giusto o, peggio ancora, non erano sincere, quindi il loro valore è pressoché nullo.

5. “Lo so che...”. Anche in questo caso ti trovi davanti a delle scuse che stanno cercando di ridurre ai minimi termini ciò che è accaduto, in modo da non avere una conseguenza negativa o punizione. A una frase che inizia con “Lo so che” quindi l’unica risposta possibile è “Se lo sapevi allora non dovevi farlo”.

6. “Mi scuso solo se.... Sentir dire una cosa di questo tipo significa che per ottenere le scuse devi offrire qualcosa in cambio. Un po’ come a dire che l’altro non si sente in dovere di chiederti perdono ma, visto che è magnanimo o buono, te le concede, a patto però che tu chieda scusa a tua volta o, in alternativa, non parli più di un determinato argomento. No, non ci stiamo.

7. “Ho parlato con X e mi ha detto di scusarmi. Prima di tutto se un individuo deve parlare con un altro per capire di avere sbagliato e di doverti delle scuse allora significa che non ha ancora compreso i suoi errori. Questa tra l’altro è l’ipotesi migliore (ovvero che la persona in questione abbia compreso le proprie colpe dopo aver parlato con qualcun altro), esiste infatti un caso ancora peggiore di questo dove la persona che ti chiede scusa lo fa solo ed esclusivamente perché gli è stato consigliato, poiché altrimenti non lo avrebbe mai fatto. No, non funziona così.

Come capire se sono scuse sincere

Dopo aver parlato delle scuse false più usate, cerchiamo di capire invece quando una persona è sincera e ti chiede perdono con il cuore in mano. Prima di tutto gli occhi non mentono e con essa anche le sensazioni che percepisce il tuo corpo, quindi se guardando il tuo interlocutore hai l'impressione che questo sia vero al 99% allora è molto probabile che tu ti possa fidare per davvero. Oltre a questo poi ricordati sempre che una richiesta di scuse si accompagna sempre ad un ascolto, in modo da comprendere appieno il punto di vista dell’altro. Senza un dialogo non c'è comprensione e senza comprensione non c'è pentimento. Quindi viene da sé che senza un'ammissione di colpa non possano mai arrivare delle scuse sincere.

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