Se il motivo per cui non vi separate dal vostro partner è la paura di rimanere soli, potreste voler leggere qualcosa sull'eremofobia, il disturbo legato all'ansia della solitudine. È fondamentale riuscire a distinguere questa comprensibile paura dalla vera e propria fobia. Come fare? Maria Pasión, dating coach di Meetic, ci parla di alcuni sintomi. «Si manifesta con segnali fisici come palpitazioni, tachicardia e con una paura irrazionale di stare da soli o di fare attività in solitaria. Per contrastare questo fenomeno, il soggetto genera una dipendenza emotiva, in modo da avere sempre compagnia. Alcune persone non soffrono di eremofobia, ma si sentono meglio con un partner rispetto all'essere single», spiega.

«Una situazione diventa problematica quando permea tutti gli ambiti della nostra vita»

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«Tutti noi, a un certo punto, possiamo attraversare momenti vitali in cui ci troviamo a non avere persone su cui contare, ma la differenza è che una situazione diventa problematica quando permea tutti gli ambiti della nostra vita; quando si espande perché è molto intensa e condiziona il benessere individuale e lo star bene con gli altri. Anche la società non aiuta, perché nessuno vuole essere "la vecchia zitella" o "lo scapolone"». Le donne sono ancora più oppresse, perché di solito gli uomini sono visti come indipendenti e forti, quelli che non devono chiedere mai, mentre le donne sono considerate difficili o con troppo carattere», afferma la psicologa Ana Gómez, esperta di relazioni e autostima presso Badoo.

Come identificare e superare l'eremofobia

Come possiamo attenuare l'ansia che la solitudine genera in alcune persone? «Tendiamo a pensare che il rimedio perfetto sia trovare qualcuno che ci apprezzi, ma anche se riusciamo a trovarlo, la relazione sarà condizionata dalla mia paura della solitudine. Possiamo cercare di coprirlo incontrando amici, cercando di fare programmi per tenerci occupati, iscrivendoci ad attività di gruppo. Ma tutto questo sarà solo una toppa che manterrà la mia paura viva, anche se assopita, per sempre», spiega Ana Gómez. La psicologa sottolinea che per superare la paura di stare da soli bisogna tenere conto di due aspetti principali:

  • Essere in coppia non significa eliminare la solitudine, perché ci sono relazioni in cui essere accompagnati non è così dissimile dall'essere soli. L'esposizione alla solitudine vi farà familiarizzare con essa, così da godere del tempo che trascorrete in solitaria, perché per fortuna non siete mai davvero soli, siete con la persona più importante della vostra vita: voi stessi. E quando si impara ad andare d'accordo con se stessi, stare da soli è più piacevole di quanto si creda.
  • Lavorate sull'autostima, perché così potrete iniziare a guardare il vuoto che avete dentro di voi e smettere di riempirlo con qualcosa o qualcuno. Potrete fare pace con le vostre paure solo se lavorate su di voi, se imparate a darvi il valore che avete e a riconoscere ciò che meritate. Tutto questo richiede molto lavoro personale, ma sarà incredibilmente gratificante.
«Stare da soli è il modo migliore per apprezzare il proprio ricco mondo interiore».

Maria Pasión ci invita a ritrovare il piacere di stare da sole. «Alcune attività richiedono la solitudine, o perché necessitano di una maggiore concentrazione o perché sono attività creative o artigianali che si fanno perlopiù individualmente. Scardinando la convinzione di non dover essere soli, è più probabile apprezzare la grande compagnia di se stessi. Stare da soli significa rivalutare il proprio il ricco mondo interiore ed è uno degli strumenti migliori che abbiamo a disposizione per essere buoni con noi stessi», spiega.

«Preferiamo stare in cattiva compagnia che stare da soli, perché viviamo la solitudine come qualcosa di terribile»

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Ciò che è davvero paradossale è che proprio le persone che hanno più paura di stare da sole finiscono per cadere in relazioni in cui pur stando con qualcuno finiscono per sentirsi altrettanto sole. «Per quanto cerchiamo di lodare e promuovere l'indipendenza, siamo esseri sociali e abbiamo bisogno di relazioni in cui ci sentiamo curati e amati. Preferiamo stare in cattiva compagnia piuttosto che stare da soli, perché viviamo la solitudine come qualcosa di terribile», aggiunge Ana Gómez, esperta di relazioni e autostima per Badoo.

«Chi sa stare da solo è capace di fare grandi cose»

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L'autrice avverte che la paura della solitudine è legata alla paura dell'abbandono, che è ciò che spesso ci spinge a entrare in relazioni tossiche che generano dipendenza emotiva. «Possiamo ritrovarci ad avere partner che ci trattano male, ai quali non siamo in grado di porre limiti, di esprimere le nostre preferenze; compagni che ci ricattano emotivamente, ci disprezzano o ci umiliano. E la paura irrazionale di rimanere soli a volte ci spinge a non voler essere consapevoli di tutto questo e ci allontana dal convincerci che da soli possiamo bastarci. È allora che ci sabotiamo con le nostre stesse mani», dice Ana Gómez.

«Se una relazione finisce, spesso ci mettiamo poi con la prima persona che ci dà un po' di attenzioni. E così cadiamo ancora e ancora nella solita rete, saltando da una relazione all'altra», dice la psicologa. María Pasión afferma, invece, che chi sa stare da solo è in grado di fare grandi cose, e che possa quindi gestire entrambi i ruoli: single e impegnato. «Per me è l'ideale. Ci sono persone che non vogliono stare da sole e vogliono passare la maggior parte del tempo con il proprio partner. Questo non è un male per tutte le coppie, ma è un limite quando si tratta di pensare che non si può essere sempre così, o che ci saranno momenti in cui la vita ti mette alla prova e devi imparare a gestire la tua solitudine», dice.

I sintomi dell'eremofobia

Infine, abbiamo chiesto ad Ana Gómez, esperta di relazioni e autostima per Badoo, di illustrarci i sintomi più frequenti dell'eremofobia e le conseguenze dirette sul comportamento delle persone affette.

  1. Bassa autostima, i soggetti affetti dal disturbo credono di essere inferiori agli altri e che, per far sì che gli altri vogliano stare al loro fianco, devono dimostrare continuamente di valere. Tali soggetti si arrendono e si accontentano perché credono che, se non lo fanno, potrebbero perdere l'altra persona e rimanere soli.
  2. Una significativa mancanza di confini. Mettono da parte i propri desideri, preferenze o bisogni perché credono che esprimendoli potrebbero rivelarsi differenti da quelle dell'altro e quindi perderlo. Questo può portare alla noia nella coppia, perché ci si ritrova sempre d'accordo su tutto.
  3. Evitano i conflitti e le discussioni. Vedono le differenze di opinione come pericolose, perché temono che portino a una rottura.
  4. Hanno bisogno di continue dimostrazioni di affetto e di amore, perché altrimenti vanno in allarme e pensano che qualcosa non vada. Cercano sempre l'approvazione esterna per qualsiasi decisione.
  5. Sopportano di essere trattati male e insultati, arrivano a incassare ogni tipo di maltrattamento, in silenzio.
  6. Hanno pensieri e convinzioni irrazionali come: «Nessuno mi amerà mai», «Non valgo niente», «Non sono abbastanza», «Non ho niente da dare», «Non sono interessante come gli altri».
    DaCosmopolitan ES